L’allarme

«Medicina al colasso: pochi specialisti e pazienti dimenticati» 

Il cappellano dell’ospedale di Isili: la situazione ora è insostenibile 

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Stavolta a protestare per la situazione dell’ospedale di Isili è il cappellano che tutti i giorni pota conforto ai malati e che si è sempre battuto per difendere il funzionamento della struttura sanitaria.

Il sacerdote

Parole molto chiare e dirette quelle di don Antonello Demurtas: «Da qualche tempo il reparto di Medicina vive una situazione di emergenza sempre più seria. Mancano i medici per coprire i turni di notte, con tutti i rischi che questo comporta. In organico sono rimasti solo due specialisti, costretti a turni che sembrano non avere mai fine».

Non è la sola difficoltà segnalata dal cappellano. Don Antonello ha sottolineare i lunghi ricoveri che stanno diventando la prassi e occupano letti che servirebbero per chi ha davvero bisogno. «Il reparto di Medicina è diventato, di fatto, il “contenitore” di pazienti provenienti da altri ospedali, soprattutto da Cagliari», ha aggiunto don Antonello, «si tratta spesso di persone in condizioni fragili, non solo dal punto di vista clinico, ma anche umano e sociale. Pazienti che non hanno familiari o che provengono da luoghi lontani, con parenti anziani o impossibilitati a occuparsene. Alcuni restano ricoverati per mesi, talvolta a tempo indeterminato, perché non c’è nessun’altra struttura pronta ad accoglierli. Ma ciò che pesa di più è comunque la carenza di organico, i posti lasciati vacanti da pensionamenti, trasferimenti o spostamenti non sono mai stati colmati, così come è successo per altri servizi presenti in ospedale. Questo sta portando a gravi conseguenze soprattutto per gli utenti».

Il comitato

«Il nostro reparto di Medicina vive una crisi per troppo tempo sottovalutata», ha detto Luigi Pisci, uno degli esponenti del comitato “Sanità Bene Comune”, «oggi dovrebbe rappresentare il cuore qualitativo del nostro ospedale, invece i pazienti ricoverati trascorrono notti intere senza il medico in presenza».

La soluzione dell’Asl è un cambio ripetuto di medici che però non può garantire continuità. «Il turn over vorticoso di medici diversi», ha aggiunto Pisci, «non rappresenta una soluzione, ma crea a sua volta seri problemi di carattere sanitario, diagnostico e terapeutico. I pazienti vengono ricoverati per affrontare acuzie, cioè problemi sanitari improvvisi, ma per ottenere dimissioni tempestive serve un organico stabile specializzato».

Gli amministratori

Il problema era stato denunciato già diverse settimane fa quando era montata la protesta per la chiusura del Pronto soccorso durante il fine settimana, si attendeva la visita dell’assessore alla sanità Armando Bartolazzi per i primi di novembre ma ancora non è stata fissata una data.

«La carenza di risorse umane nel reparto di Medicina», ha detto il sindaco di Isili Luca Pilia, «rischia di paralizzare un servizio di importanza fondamentale per il nostro ospedale e per l'intero nostro territorio, occorrono interventi urgenti per scongiurare il peggio, e per garantire piena funzionalità al reparto».

«La situazione è sotto l’attenzione dell’assessore alla Sanità», ha detto il sindaco di Escolca Eugenio Lai, ex consigliere regionale del centrosinistra, «vogliamo un incontro per discutere delle problematiche del nostro territorio e chiediamo risposte immediate sia sulla Medicina sia sul Pronto soccorso ma anche per quanto riguarda la salute mentale, serve un’attenzione massima dalla politica in generale perché da questo dipende il diritto alla salute di tutta la nostra comunità».

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