Nuovi conflitti e nuove minacce investono i confini dell’Europa: sarebbe sbagliato sottovalutare il quadro determinato dall’aggressione russa e non dotarsi di una difesa dell’Unione che lavori in sintonia con la Nato.
Pericolo da scongiurare
Il presidente Sergio Mattarella celebra il 4 Novembre, Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate, con una riflessione preoccupata sul futuro dell’Europa. E ragiona insieme al ministro della Difesa Guido Crosetto con il quale festeggia ad Ancona le forze armate sottolineandone il ruolo sempre più importante anche per le missioni all’estero. «Oggi nuovi conflitti si sono affacciati in Europa e nel Mediterraneo, interpellando la cornice di sicurezza costruita nel dopoguerra e le istituzioni poste a suo presidio», ha detto. «Il pericolo di allargamento del sanguinoso conflitto scatenato dall’aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa impone grande attenzione e un impegnativo sforzo di adattamento dello strumento militare, per la creazione di una comune forza di difesa europea che, in stretta cooperazione con l’Alleanza Atlantica, sia strumento di sicurezza per l’Italia e l’Europa».
Le vittime in battaglia
«La Difesa è come l’aria, fin quando non serve non si vede, ma quando manca nei momenti in cui serve, si capisce la sua necessità», gli fa eco il titolare della Difesa Crosetto. Infatti, spiega parlando ad Ancona di fronte ai vertici militari, che non bisogna scordare come, «da ieri a oggi, sono morti 1.500 tra ucraini e russi in un fronte di cui non parliamo più perché ci siamo stancati di parlarne. Questo dà l’idea di cosa può succedere in uno scenario di guerra. Le forze armate e la difesa servono a far sì che non accada quello che accade in questi scenari». Poco prima il capo dello Stato aveva segnalato ancora come anche in Medio Oriente la situazione sia pericolosamente instabile: «L’instancabile operato delle Forze Armate lungo tutto l’arco di crisi del Mediterraneo allargato, dove permangono situazioni di contrasto e fragili tregue, rimane fondamentale».
RIPRODUZIONE RISERVATA
Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati
Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.
• Accedi agli articoli premium
• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi
