L’altra America

Mamdani vince e sfida Trump: «So che ci guardi» 

Il sindaco 34enne, socialista e musulmano sferza il presidente dalla “sua” New York 

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NEW YORK. «So che stai ascoltando: alza il volume». Zohran Mamdani trionfa e lancia la sfida a Donald Trump. Sul palco del teatro Brooklyn Paramount, il 34enne socialista neo-eletto sindaco non nasconde la gioia: ha vinto con un ampio vantaggio su Andrew Cuomo in un voto segnato dal un’affluenza oltre il 40%, la più alta dagli anni 1960: su circa due milioni di newyorkesi andati alle urne, il socialista ha incassato ben oltre un milione di preferenze, battendo l’ex governatore (che correva da indipendente dopo aver perso le primarie dem contro Mamdani). E in Italia esulta la leader dem Elly Schlein: «Si torna a vincere con parole e programmi chiari su stipendi dignitosi, sanità davvero universale, sul diritto alla casa, sui trasporti e i nidi gratis per chi non ce la fa».

La lezione

Sindaco più giovane degli ultimi 100 anni, primo musulmano e primo del sudest asiatico, a Gracie Mansion - residenza ufficiale del primo cittadino - arriva un cambio. La “Mamdani mania” scoppiata a New York fa sognare i giovani liberal, che vedono nell’ex rapper un nuovo Obama in grado di ispirare e trascinare le folle, e restituire la speranza necessaria per battere Trump. Mamdani sa che è possibile: «Se qualcuno può mostrare a una nazione tradita da Donald Trump come sconfiggerlo, quella è la città che lo ha fatto nascere». Comunque a sostituirlo non sarà Mamdani, che non è nato negli Stati Uniti e quindi è ineleggibile alla Casa Bianca. Ma spiega: «Penso che la lezione dalla nostra vittoria sia che non basta diagnosticare la crisi nella vita della classe operaia americana. Bisogna impegnarsi per affrontare quella crisi». Il suo impegno è rendere la Grande Mela una città economicamente più accessibile a tutti, non riservata ai miliardari. Ma Mamdani ha comunque teso la mano a Jamie Dimon, ad di JPMorgan e simbolo di quella industria finanziaria che domina la Grande Mela ed è responsabile di buona parte del suo pil. E si è detto aperto al dialogo anche con il presidente su come aiutare e migliorare New York.

Gli altri trionfi

La sua vittoria di Mamdani è arrivata in un Election Day che ha visto i dem stravincere. Le candidate a governatore di Virginia e New Jersey, Abigail Spanberger e Mikie Sherrill, hanno superato con facilità i loro rivali. Tre giudici liberal sono stati eletti alla Corte Suprema della Pennsylvania - swing state per eccellenza - blindando una maggioranza dem essenziale in vista delle presidenziali del 2028. In California la “Proposition 50” per ridisegnare le mappe elettorali è stata approvata, proiettando il governatore Gavin Newsom verso una candidatura alla Casa Bianca.

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