Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti alla giudice per le indagini preliminari Claudia Falchi Delitala, che aveva firmato l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari e il sequestro di beni per 3 milioni di euro. L’ex direttore della Conservatoria delle coste della Sardegna, Gianpiero Sanna, sua sorella Maria Grazia e l’amico brasiliano Tiago Geissler Queiroz, accusati di aver sottratto, dal 2020 al 2024, circa 2 milioni di euro destinati alla valorizzazione e alla conservazione del patrimonio costiero sardo, hanno scelto la via del silenzio nell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip. I tre indagati, difesi dagli avvocati Pierluigi Concas, Mauro Trogu e Giovanni Casti, sono accusati di associazione a delinquere, peculato, sostituzione di persona, falsità materiale e autoriciclaggio.
L’indagine della Guardia di Finanza, coordinata dalla sostituta procuratrice Rossana Allieri, ipotizza che l’ex direttore dell’Agenzia, sua sorella e l’amico, con l’aiuto di tre nipoti di Sanna (indagati ma non destinatari di misura) avrebbero sottratto ingenti fondi all’Ente destinandoli a 13 associazioni senza scopro di lucro fittizie, costituite anche di proposito, e affidate a prestanome o persone del tutto ignare di ricoprire cariche in quelle onlus. Cos sarebbero stati presentati e finanziati progetti mai realizzati.
A dare il via all’indagine è stato un esposto della nuova direttrice dell’Agenzia, Maria Elena Dessì, con l’assistenza dell’avvocato Carlo Pilia, che ha scoperto il presunto raggiro. (fr.pi.)
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