Francia.

Lecornu prova a convincere Bardella 

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Parigi. Sono iniziate le grandi manovre del negoziatore Lecornu. Il nuovo primo ministro francese, superato il battesimo del fuoco con le manifestazioni del “Bloquons tout” al debutto da premier, ha parlato con i capi dei due rami del Parlamento, poi ha riunito i dirigenti della maggioranza uscente, partiti di centro, macroniani e destra dei Républicains. I testimoni degli incontri riferiscono che il giovane Sébastien Lecornu conferma le sue doti di fine mediatore. E che i toni del Rassemblement National (Rn), soprattutto di Jordan Bardella, e dei socialisti di Olivier Faure sono diventati meno drastici di quelli delle dichiarazioni in Parlamento per la sfiducia a Bayrou.

Intanto, sale l’attesa per il possibile taglio del rating della Francia da parte dell’agenzia Fitch e per il nuovo appuntamento con le proteste in piazza. E stavolta non da parte di gruppi di giovani che improvvisano sui social, ma una giornata di scioperi e cortei, organizzata e sostenuta da sindacati e partiti della gauche. Il trentanovenne neopremier ha incontrato la macroniana presidente dell’Assemblée Nationale, Yael Braun-Pivet, anche lei nella lista dei “papabili” premier di Macron, poi il presidente del Senato Gérard Larcher dei Républicains, che ha invocato un «contratto di governo, da Horizons (il partito dell’ex premier Edouard Philippe, ndr) fino ai Républicains», per risolvere la crisi.

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