New York.

L’economia Usa rallenta più del previsto 

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New York. L’economia Usa si contrae più del previsto, con i consumatori che stringono la cinghia. Il Pil del primo trimestre ha segnato un -0,5%, oltre le attese degli analisti e delle stime iniziali, segnalando un rallentamento significativo dell'Azienda America, sulla quale si continuano ad addensare le nubi dei dazi. Se le borse europee chiudono deboli, con Milano che sale dello 0,08% e Parigi che perde lo 0,01%, Wall Street avanza decisa ignorando la contrazione economica e i rischi all'orizzonte, in primis la scadenza della pausa di 90 giorni concessa da Donald Trump sui dazi reciproci.

A sostenere i listini americani sono le indiscrezioni su un'accelerazione della nomina del prossimo presidente della Fed. Il mandato di Jerome Powell scade nel maggio del 2026 ma, riporta il Wall Street Journal, Trump è intenzionato a scegliere e nominare il suo successore dopo l'estate, forse già a settembre o ottobre. Il presidente ha detto nei giorni scorsi di avere tre o quattro possibili candidati per sostituire il «terribile» Powell, accusato ripetutamente di essere uno «stupido» per non voler tagliare i tassi di interesse. Fra i papabili candidati ci sarebbero l'ex governatore della Fed Kevin Warsh e il numero uno del consiglio economico nazionale Kevin Hassett.

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