Il seminario

«Lavoro sicuro, serve un’alleanza» 

La ministra Calderone interviene al talk per le imprese dell’Unione Sarda 

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«Non bastano norme e procedure anche se fondamentali e neanche solo gli investimenti. Serve una cultura condivisa, un’assunzione collettiva di responsabilità, un’alleanza permanente tra tutti gli attori del mondo del lavoro e della formazione. La qualità dell’occupazione si misura anche nella capacità di garantire ambienti di lavoro sicuri, sani, umani”.

Il confronto

Lo ha detto la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone che ha preso parte con un video al talk “Sicurezza sul lavoro” che si è svolto nella sala Giorgio Pisano de L’Unione Sarda, nuovo appuntamento di approfondimento e formazione per le imprese nell’ambito dell’accordo tra il gruppo e l’Università di Cagliari. Il confronto, moderato dal caporedattore Giuseppe Deiana, è stato arricchito dai contributi di Piera Loi, docente di Diritto del Lavoro, e di Massimo Corrias, che insegna Diritto Sindacale, del direttore regionale dell’Inail Alfredo Niciforo, del responsabile del Servizio di prevenzione e protezione dell’Aou di Cagliari Antonio Urban e di Antonino Cipriano, funzionario di Confartigianato Sud Sardegna.

I dati Inail

Il quadro generale della sicurezza del lavoro nell’Isola, in base ai dati dell’Inail, non induce ad abbassare la guardia. Dagli ultimi dati si intravedono comunque segnali confortanti. Tra gennaio e aprile del 2025 si è verificato un incidente mortale sul lavoro a fronte degli otto registrati nello stesso periodo del 2025, con una riduzione dell’87,5%. In leggero aumento gli infortuni, +1,32% nei primi quattro mesi di quest’anno (3680 contro 3632). «In crescita in questi anni – ha sottolineato il direttore regionale dell’Inail – le denunce per malattie professionali. Al primo posto restano le patologie osteo-muscolari, gli edili sono i più colpiti. Solo a Cagliari oltre mille le richieste presentate nei primi quattro mesi del 2025. In tutto il territorio regionale sono oltre duemila». Dalla giuslavorista Piera Loi un appello a puntare sulla prevenzione con un sistema più incisivo di formazione per i lavoratori «con l’obbiettivo di trasmettere conoscenze preziose sui comportamenti più adeguati per scongiurare rischi durante lo svolgimento delle attività. Le norme ci sono – ha aggiunto la docente – ma manca quella che si può definire cultura della sicurezza». Piera Loi si è anche soffermata sui rischi riconducibili ai cambiamenti climatici «che impongono scelte e regole nuove come le pause nel lavoro previste e attuate in certe ore, anche in Sardegna, per le alte temperature».

Fronte comune

Negli altri interventi, riprendendo le parole della ministra Calderone, è stata ribadita la necessità di un lavoro comune per rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Una santa alleanza che deve tenere unite tutte le parti in causa: imprenditori, sindacati, organizzazioni di categoria e lavoratori, per limitare i pericoli e scongiurare nuovi lutti.

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