Sulla copertina della brochure in cui l’Anas fa il punto dell’attività in Sardegna, tra opere da completare e interventi da avviare, campeggia il glorioso ponte Diana, sulla statale 392 del lago del Coghinas, la più antica infrastruttura in cemento armato nell’Isola, riaperto nel 2024 al termine dei necessari lavori di consolidamento e restauro conservativo. È un pezzo di storia della rete stradale sarda gestito dalla società del gruppo Ferrovie dello Stato. «In Sardegna», ci dice il responsabile della struttura regionale Salvatore Campione, «l’Anas gestisce circa tremila chilometri di strade. Abbiamo un’alta incidenza di strade a doppia carreggiata. Siamo molto presenti e cerchiamo di offrire ai sardi un servizio che sia il più efficace possibile».
Salvo Campione, nato a Palermo, 50 anni, in carica dal luglio di quest’anno, ha uno stretto rapporto con la Sardegna perché è stato a capo della rete del nord dell’Isola alcuni anni fa. E poi per un fatto di cuore: la moglie ha forti legami con Esterzili. Tremila chilometri di strade generano non pochi problemi. Spesso l’Anas finisce nel mirino degli automobilisti per i cantieri che provocano rallentamenti e disagi e che, visti dall’abitacolo, alimentano spesso rabbia. I sindaci, che ricevono le denunce dei cittadini, non sempre manifestano benevolenza con la società del gruppo FS che ha sede a Cagliari, in via Biasi.
Campione tiene a sottolineare che «sono in corso lavori per un valore di circa 1,5 miliardi, tra nuove opere e manutenzioni, e sono in fase di avvio interventi per un valore di circa 350 milioni di euro. Il 2026 sarà un anno cruciale per il completamento di molte opere considerate strategiche». Come dire: portate ancora un po’ di pazienza, sarete ripagati.
Partiamo dalla strada statale 131. Qual è lo stato dell’arte?
«Abbiamo investito tanto negli ultimi anni. Siamo riusciti a demolire e ricostruire numerosi viadotti soprattutto nella parte Nord. Abbiamo ristrutturato la galleria all’altezza di Bonnanaro e sono in via di ultimazione le gallerie di Chighizzu alle porte di Sassari. Nella prossima primavera sarà ultimato il tratto di Nuraminis, completamente rinnovato».
Il tratto di Nuraminis è un nodo storico. A che punto siamo?
«Abbiamo dovuto agire con risoluzioni contrattuali per inadempimento nei confronti delle imprese che avevano aperto cantieri in quell’area e che non si sono rivelate, soprattutto dal punto di vista economico, all’altezza della situazione. Oggi c’è un’impresa che ci offre garanzie sulla fine dei lavori per l’ammodernamento nella primavera del 2026».
Nell’attesa, i cittadini lamentano pericoli e disagi.
«Sono inevitabili. Cerchiamo di ridurli al massimo. Di recente abbiamo effettuato lavori nel periodo notturno soprattutto nelle strade con alta densità di traffico, per esempio nella 131 alle porte di Cagliari, per la sistemazione delle barriere di sicurezza. Inoltre, per evitare che le imprese, nella sede stradale, possano allungare oltre una certa lunghezza i cantieri abbiamo indicato limiti precisi. Per alcune opere non è possibile superare i 300 metri. Vogliamo ridurre i disagi ma non possiamo eliminarli del tutto».
Il capitolo manutenzioni. Quanto avete speso?
«Le fatture pagate dall’Anas per le manutenzioni ammontavano nel 2020 a 40 milioni di euro. Nel 2025 abbiamo dato alle imprese solo per le manutenzioni oltre 150 milioni di euro. Investimenti di rilievo che riguardano in particolare i viadotti e le gallerie. Nella 131 dcn abbiamo investito negli ultimi anni oltre 260 milioni di euro per adeguare e rinnovare le gallerie nel tratto Nuoro-Olbia».
Sulla 131 dcn il traffico è ancora condizionato dai cantieri.
«La parte più rilevante dei lavori è stata portata a termine. Restano alcune criticità, ma contiamo di concludere gli interventi entro la prossima estate. Nella zona di Marreri è in corso la ristrutturazione di 13 viadotti, 8 dei quali già ultimati. Resta da concludere la galleria a Siniscola, anche in questo caso la fine dei lavori è prevista entro l’estate del 2026».
A quanto ammontano gli investimenti?
«Abbiamo un piano di investimenti di circa 5 miliardi tra lavori in corso, di prossimo avvio e in programmazione. Il tratto più importante sui cui si sta lavorando è l’asse viario Sassari-Alghero con gli ultimi due lotti, il collegamento con la città di Alghero e con l’aeroporto. Le risorse stanziate ammontano a 238 milioni di euro. Per 16 chilometri della 195-Nuova Sulcitana abbiamo a disposizione 200 milioni».
Quali sono le prospettive?
«Anas è al servizio dei sardi, cerchiamo di risolvere i problemi nel contesto di una normativa molto vincolante e complessa. Con la forza della nostra storia, Anas nel 2028 festeggerà i cento anni, posso assicurare che tutte le attività vengono svolte nel migliore dei modi e con la massima professionalità».
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