Copenaghen. L’America, storico alleato transatlantico, a Copenaghen è percepita adesso come una «minaccia alla sicurezza nazionale». Così dopo una serie di posizioni, sia politiche che economiche, che la Danimarca considera aggressive da un anno a questa parte, con l’arrivo di Trump alla Casa Bianca. Il riferimento è soprattutto alle minacce militari verso la Groenlandia.
Questo scatto di sentimenti nei confronti di Washington, che non ha alcun precedente storico, è reso esplicito nel rapporto di intelligence per il 2025, pubblicato mercoledì dal Servizio di intelligence della Difesa danese (Ddis). «Le grandi potenze mondiali stanno dando sempre più priorità ai propri interessi e usano la forza per raggiungere i propri obiettivi», si legge nel rapporto, anche in riferimento a Russia e Cina, ugualmente anti-Ue. Quindi i dubbi sugli Usa che «usano il potere economico, anche sotto forma di dazi elevati, per imporre la propria volontà e non escludono più l'uso della forza militare anche contro gli alleati».
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