Sinnai.

La tassa di soggiorno votata soltanto dalla maggioranza 

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Passa con i soli voti della maggioranza, il regolamento per l’istituzione della tassa di soggiorno a Sinnai. Diverse le sedute necessarie per arrivare al voto finale, dopo la presentazione di una sessantina di emendamenti della minoranza che sollecitava la revisione del regolamento. A presentarli sono stati i consiglieri Aldo Lobina, Roberto Loi, Walter Zucca e Paride Casula.

L’assessore al Turismo, Cristiano Spina, ha detto che «l’imposta sarà destinata alla promozione turistica e al potenziamento dei servizi per visitatori e residenti, con l’obiettivo dichiarato di innalzare la qualità dell’offerta e generare ritorni economici sul territorio». Il consigliere Aldo Lobina, di Sinnai libera, ha replicato: «Ci siamo espressi contrari a un regolamento concepito dalla solo maggioranza e che doveva essere rivisto. Di certo, far pagare le tasse per servizi che non ci sono appare poco opportuno».

«Gli emendamenti», per il capogruppo di Forza Italia, Walter Zucca, «sono stati tutti respinti senza una spiegazione. Alla maggioranza abbiamo comunque strappato l’impegno a modificare il regolamento dei tributi per evitare il rischio di accertamenti a chi ospiterà nelle vacanze i propri familiari non residenti». Per Roberto Loi, capogruppo di Uniti per Sinnai, «ci siamo battuti contro una tassa inopportuna, che porterà briciole: si prevedono 11mila presenze con un introito di appena 20mila euro annui». Sono intervenuti anche la sindaca Barbara Pusceddu e i consiglieri Paride Casula, Marco Floris, Massimo Lebiu, Ruben Tremulo, Giulia Giglio.

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