Tortolì.

La grande razzia di fine anno 

Nel mirino dei ladri studi medici, appartamenti e case coloniche 

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

I malviventi hanno preso di mira laboratori di analisi e studi medici. Nelle ultime settimane a Tortolì si sono registrati numerosi furti in appartamento e anche nelle campagne dove le razzie riguardano pure pali, porte di ferro, infissi, recinzioni ed elettrodomestici. Ma l’assalto più eclatante riguarda il laboratorio di analisi cliniche di via Sicilia.

Qui i ladri, dopo aver forzato la porta d’ingresso con un cacciavite, si sono infilati all’interno e hanno svaligiato la cassa: se ne sono andati con un bottino di alcune centinaia di euro. Sul fatto indagano i carabinieri della compagnia di Lanusei a cui si sono rivolti i titolari dell’attività. Una banda di ladri ha tentato si assaltare anche Radiolab, ambulatorio specialistico all’angolo tra le vie Tirso e Coghinas. In questo caso il colpo è fallito, forse perché i responsabili sono stati disturbati da qualcuno.

Il fenomeno

Le case vacanze risultano i punti più sensibili. Grate divelte, finestre smurate, serrature delle porte e finestre forzate, cassetti e armadi svuotati. Il personale dell’Arma e del commissariato è sollecitato dai cittadini che segnalano di aver ricevuto intrusioni in abitazione. A essere puntati sono gli appartamenti ai piani bassi. Segnalazioni sono arrivate da Porto Frailis, San Gemiliano e Zinnias. Con le tecniche più disparate rubato di tutto, soprattutto televisori ed elettrodomestici. Carabinieri e polizia potenziano i controlli e scrutano gli impianti di videosorveglianza per provare a smascherare gli autori.

I consigli

Questo è un periodo di vacanze dove in tanti partono per raggiungere i familiari. Gli esperti offrono suggerimenti per tenere lontani i ladri: dai sistemi di videosorveglianza collegati alle centrali operative alle foto delle ferie da postare sui social in differita, ovvero quando si è già rientrati. Tony Secci è il manager dei sistemi di sicurezza dell’istituto di vigilanza Vedetta 2 Mondialpol: «Si manifesta sempre di più l’esigenza di installare sistemi di allarme collegati alla centrale operativa che garantisce l’intervento 24 ore su 24 di personale specializzato. Questo è lo standard minimo, perché a supplemento, per completare il grado di sicurezza, andrebbe installato il sistema di videosorveglianza».

RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

• Accedi agli articoli premium

• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?