Un nuovo caso di Febbre del Nilo è stato registrato nel Medio Campidano. Si tratta di un paziente ultraottantenne di Sardara, residente nel cuore della cittadina termale, in vico Umberto I. L’uomo ha accusato dolori muscolari diffusi e un malessere generale, ricoverato all’ospedale di San Gavino è risultato positivo al virus della West Nile, è già stato dimesso ed è ritornato nella sua abitazione. Il paziente è sotto monitoraggio continuo e sta ricevendo tutte le attenzioni del caso. Si tratta del secondo caso rilevato dalla struttura complessa di Igiene, Sanità pubblica, Medicina legale, Salute e ambiente della Asl numero 6.
Il Piano
L’azienda sanitaria ha fatto scattare subito le misure previste per evitare il diffondersi del virus, coinvolgendo il Comune per una puntale informazione ai cittadini, in particolare per attivare interventi urgenti di disinfestazione adulticida e larvicida nella zona interessata, più approfondita in via Umberto e nelle aree limitrofe, nel raggio minimo di 200 metri dall’abitazione dell’uomo. Una procedura che deve essere rigorosamente affidata ad una ditta autorizzata, secondo le prescrizioni indicate dalla direzione sanitaria di Sanluri. È il secondo caso di positività al Virus West Nile diagnosticato nel centro abitato di Sardara, il primo risale a metà agosto. Un cittadino, socio donatore, senza alcun sintomo, si è recato a donare il sangue e dopo qualche giorno si è visto recapitare dal centro trasfusionale dell’ospedale il contagio al virus. «Ancora una volta – riferisce la responsabile del servizio Igiene e Sanità pubblica, Maria Daniela Fiori – l’invito è a non abbassare la guardia rispetto alle misure di prevenzione e protezione dalla zanzara infetta, in particolare dalla specie Culex che trasmette il virus tramite puntura, da primavera all’autunno, con picchi da luglio a settembre e con tempi di incubazione dai 2 ai 14 giorni». Fiori ricorda l’importanza della prevenzione: «Eliminare i ristagni d’acqua nei sottovasi, secchi, grondaie, tombini, usare zanzariere alle finestre e porte, ventilatori o condizionatori che scoraggiano la presenza di zanzare. Si consiglia di indossare abiti chiari e coprenti soprattutto all’alba e al tramonto, evitare le zone umide o boscose in orari critici».
Gli uccelli portatori
Un’attenzione particolare del dipartimento di prevenzione tramite i servizi veterinari, da mesi impegnati in un monitoraggio continuo nel territorio della Asl. «La macchina dei controlli – ricorda il dirigente della sanità animale, Andrea Concas – prosegue senza sosta. Le trappole per catturare gli insetti infetti, sotto nostra sorveglianza, sono presenti sia in alcune strutture sanitarie che in aziende agricole, in particolare a Guspini, Sanluri e Samassi. Grazie alla collaborazione della Provincia analizziamo gli uccelli portatori, in particolare le cornacchie che vengono abbattute dai cacciatori formati e autorizzati». Due di queste sono state individuate a luglio a Serramanna, altre più recentemente in diversi Comuni, per il momento solo sospetti, saranno le analisi a chiarire se il sangue è infetto. Il sindaco di Sardara, Giorgio Zucca, informato dalla Asl del nuovo contagio, ha firmato un’ordinanza.
Il provvedimento
Le misure restrittive prevedono il «divieto di accesso alle aree verdi nella zona di via Umberto per il tempo necessario alla disinfestazione; la collaborazione nel corso delle operazioni di lotta agli insetti vettori; l’installazione di zanzariere negli infissi; l’utilizzo di repellenti cutanei».
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