Le indagini.

La Digos esamina i video del corteo a caccia dei violenti 

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Passata la tensione per le due manifestazioni politiche che hanno impegnato numerosi reparti blindati di polizia e carabinieri, dissolta la nebbia dei fumogeni, ora sono già scattate le indagini della Digos per capire chi avrebbe lanciato bottiglie e sassi contro gli uomini delle forze dell’ordine che avevano l’ordine di non far avvicinare i due cortei. Le tre persone che erano state fermate e portate in Questura nel corso della protesta non autorizzata degli antifascisti sono state identificate e rilasciate poche ore dopo: al momento non risultano essere state denunciate.

Al momento gli agenti stanno visionando i filmati per dare un nome alle persone, quasi tutte col volto coperto, che sabato erano in prima linea durante i tafferugli e che tentavano di raggiungere il corteo, questo invece sì autorizzato, della formazione di estrema destra “Blocco studentesco”, nei pressi di piazza Repubblica. Le ipotesi su cui gli agenti stanno indagando sono «manifestazione non autorizzata» e «resistenza».

Oltre alle immagini riprese dagli investigatori durante la manifestazione, la polizia sta visionando anche quelle dei momenti che hanno preceduto la partenza dei cortei. (fr.pi.)

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