Una rinascita da record: 684 appuntamenti in media all’anno, 3500 negli ultimi cinque a cui si devono aggiungere le iniziative delle varie associazioni. Quartu si veste e profuma di cultura come forse mai si era visto prima.
Mostre, spettacoli, folk, presentazioni di libri e tanto altro sono ormai quotidiane non solo nel periodo estivo ma anche d’inverno, con lo scopo di attirare i turisti anche da settembre in poi. Un ricco cartellone che porta i cittadini ad uscire di casa e ad animare le strade grazie anche a iniziative come Lollas e i tour nelle case campidanesi del centro storico o come Le Giornate del Romanico, con le visite guidate nelle chiese.
Nuovo fervore
«Finalmente abbiamo una città più viva», dice Roberta Ferretti del negozio Sportmania in via Marconi, «tutte queste iniziative richiamano anche gente in strada avvantaggiando le attività. Anche perché quando ci sono eventi come Lollas arrivano persone anche dai paesi vicini che imparano a conoscerci, conoscono Quartu». Soddisfatta anche Anna Murgia che aggiunge, «la città è viva ci sono tante cose, ma se devo fare un appunto, sono tutte iniziative per una fascia di età alta». E in effetti i meno soddisfatti sono proprio i giovani come Michela Cabras che di anni ne ha 23. «I ragazzi continuano ad andare a Cagliari» dice, «perché non è che mostre, presentazioni di libri e così via attirino più di tanto. È stato molto carino il festival a Molentargius dove c’era anche una cover band di Vasco Rossi, ma mancano i concerti per una fascia di età più bassa. La speranza è che possano aprire presto il teatro. Sarebbe bello se portassero spettacoli con attori di richiamo come succede dalle altri parti».
Le associazioni
Un grosso contributo al movimento culturale arriva dalle associazioni a cominciare da quelle in rete Città di Quartu, Su Idanu e Su Scrignu del Campidanu con la rassegna “Si ghetat custu bandu” diventata ormai un appuntamento fisso tra corsi di cucito, ballo sardo e poesia improvvisata e poi ogni estate c’è Sciampitta, il festival internazionale del folklore che porta in città i gruppi delle diverse parti del mondo. del Centro Socio Educativo e Intergenerazionale di piazza IV Novembre aperto di recente dal Comune con le sue tante iniziative, l’ultima nei giorni scorsi con la grande festa di Halloween all’aperto tra musica e animazione. Un fermento culturale che ha creato le condizioni ideali perché finalmente nascesse una rete, con le associazioni che si sono riunite in una Consulta proprio per non pestarsi i piedi a vicenda e organizzare iniziative di successo.
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