Il bilancio.

La città riscopre lo Spazio Pira 

Tante le iniziative proposte da quindici associazioni nei nuovi locali 

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Migliaia di accessi (sarebbero circa 20mila) in 240 giorni di apertura, tantissime iniziative, laboratori e attività di ogni tipo. Sono numeri da record quelli dello Spazio Pira, i locali dell’ex sala Michelangelo Pira in via Brigata Sassari, completamente ristrutturati dal Comune e restituiti ai cittadini con la nuova apertura lo scorso aprile.

Uno spazio che è diventato non solo il punto di ritrovo dei cittadini che possono assistere a iniziative di ogni tipo ma che è diventato la casa delle associazioni, di chi prima non aveva nemmeno una sede dove riunirsi ma anche di chi ha potuto ampliare il numero di partecipanti alle proprie attività spostandosi da locali magari troppo piccoli per ritrovarsi in spazi più grandi. È il caso ad esempio dell’associazione Anteas che nello Spazio Pira ha portato i suoi laboratori di cucina, découpage e tanto altro.

Il successo

«La sala Pira è stata una bellissima scoperta», dice la presidente di Anteas Doriana Loddo, «che ci ha permesso di spostare i laboratori coinvolgendo un gran numero di persone che si ritrovano e stanno bene insieme». Soprattutto anziani, vedovi che anziché stare a casa trovano un posto dove socializzare e sfuggire alla solitudine, partecipando a quanto viene offerto. Ogni associazione dispone degli spazi secondo un calendario ben definito: per ora sono una quindicina, ma altre se ne potranno aggiungere secondo le disponibilità.

La nuova casa

Tra queste c’è anche chi una sede non ce l’aveva più e che era stata costretta a interrompere le proprie attività. È il caso dell’associazione tutta al femminile Capelvenere: le socie realizzano oggetti tutti fatti a mano che poi vengono venduti a scopo benefico. E proprio loro hanno abbellito una parte del giardinetto esterno mentre nell’altra parte trovano spazio le piante di Ubaldo Pintus. Allo Spazio Pira hanno trovato posto anche gli anziani che si riuniscono due volte a settimana per giocare a carte e tantissime sono le attività anche per i bambini: d’estate anche la mattina, d’inverno soprattutto nel pomeriggio compatibilmente con gli orari scolastici.

L’offerta

Ogni settimana c’è un programma completo di attività a cui tutti i cittadini possono partecipare. «Lo spazio Pira mi ha permesso di conoscere tante persone nuove», dice Isabella Spano, «e sono davvero interessanti tutte le iniziative che vengono organizzate. Mi è capitato di partecipare ad esempio a un convegno e anche a una delle giornate del Festival della letteratura del Mediterraneo dell’associazione Genti Arrubia». E poi, aggiunge Pino Loddo, «sono tanti anche i momenti conviviali, ci sono feste, buffet. Sono dei modi per socializzare e stare insieme. Ben vengano spazi come questi. E poi il recupero di questi locali ha fatto sì che si tenessero lontani anche i vandali». E le iniziative sono pronte a riprendere, nel nuovo anno, o con un fitto programma fin dalla prossima settimana.

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