Per il campeggio comunale di Is Arutas presto inizierà una nuova vita. La struttura è chiusa da mesi con tanti disagi per i turisti che per la prima volta non hanno potuto usufruire del servizio a pochi metri dal mare. Adesso il capo ufficio tecnico del Comune di Cabras, Giuseppe Podda ha firmato un'ordinanza per lo sgombero immediato dei beni presenti nel camping, di proprietà dell’ex concessionario, la Spinnaker service. Inoltre ha delegato due dipendenti dell’Area 4 (l’ingegnere Lucia Marini e il geometra Marco Salvatore Figus) per seguire da vicino le fasi di sgombero. Si tratta dell’ultimo passaggio prima di pensare a una nuova gestione.
I beni
L’ex concessionaria ha già iniziato a portare via i beni, così come gli utenti stagionali. «Si tratta di un intervento non semplice, iniziato alcuni mesi fa - spiega il sindaco Andrea Abis - A giugno c’è stato lo sgombero da parte della polizia locale, poi abbiamo cominciato con la restituzione dei beni. Per ogni oggetto, piccolo o grande che sia, serve una relazione dettagliata da parte del Comune».
A fine febbraio il Comune aveva rescisso il contratto alla società Spinnaker service che ha gestito la struttura per anni. Come si legge nella determina firmata dal capo ufficio tecnico Giuseppe Podda «la società è inadempiente all'obbligo del pagamento del canone non avendo corrisposto le concessioni per gli anni dal 2019 al 2024 per un totale di 183mila e 474 euro». E ancora «la concessionaria, nonostante diffidata più volte, non aveva proceduto alle opere di manutenzione e adeguamento della struttura ritenute necessarie per il funzionamento e la sicurezza della stessa, così come disposte a seguito di vari sopralluoghi effettuati dall’ufficio». L'amministratore legale Stefania Musiu aveva respinto le accuse presentando un ricorso al Tar.
Il nuovo bando
Il Comune intanto è al lavoro per concludere l’iter prima di una nuova gestione. «La prima partita da vincere è il trasferimento o la sospensione dell'uso civico presente nel campeggio - spiega il sindaco Abis - un problema che fino ad oggi non era mai stato affrontato. Bisogna capire con la Regione come intervenire. Poi penseremo all’affidamento in gestione, un investimento di milioni di euro, chi entra deve avere delle garanzie importanti, servono imprenditori del settore con esperienza. Il bando sarà studiato da esperti».
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