Invalidi civili, le 11mila persone in attesa di una visita da parte della Asl del Medio Campidano sono solo un brutto ricordo: sono state tutte evase. Da luglio le pratiche hanno imboccato l’alta velocità e l’azienda sanitaria del territorio ha ripreso il giusto ritmo di lavoro. Se prima la chiamata a visita arrivava anche dopo un anno, ora i tempi medi di attesa al massimo sono 16 giorni. «Per le stesse visite oncologiche - ricorda la commissaria, Francesca Ibba- l’attesa è stata azzerata, la convocazione lascia giusto il tempo necessario per arrivare con tutta la documentazione richiesta, poco più di una settimana».
I tempi
In appena 6 mesi, per le pratiche impantanate a partire dal 2023 la Asl 6 ha accelerato la procedura, rispettando l’impegno di salutare il 2025 con zero visite arretrate e accogliere il 2026 lavorando esclusivamente sulle ultime richieste, dai più piccoli agli adulti con problematiche di handicap, come cecità, sordità e disabilità ai fini dell’inserimento lavorativo.
La formula vincente di questo risultato è stata la capacità di gestione organizzativa dell’Amministrazione, un cambio di passo voluto dalla neocommissaria Ibba, dal direttore sanitario, Alessandro Baccoli, dall’ex dirigente dell’ospedale, Sergio Pili.
Al lavoro
Si è partiti col numero delle commissioni, tramite un bando pubblico da 3 è passato a 7, ma ciò che ha fatto veramente la differenza sono state le sedute, diventate cinque alla settimana, da lunedì al venerdì. La priorità ai casi urgenti, come pazienti oncologici, persone in carrozzina, disabili gravi e le famiglie degli alunni con handicap, che dopo due anni per la prima volta sono tornati in classe pronti ad avere la guida dell’insegnante di sostegno, oltre alle agevolazioni economiche previste dalla legge. Una “macchina” medico-amministrativa che ha esaminato e completato 11mila pratiche arretrate.
Il caso
Nel Medio Campidano il problema degli invalidi civili abbandonati alla cura dei familiari, a dispregio della stessa normativa, era diventato un caso, unico nell’Isola, ancora più dopo la protesta dei lavoratori delle Commissioni mediche per prestazioni non retribuite.
Il sindaco di Sanluri e consigliere regionale, Alberto Urpi, ricorda: «Abbiamo sacrificato i nostri pazienti per cavilli burocratici inesistenti. In situazioni simili ogni giorno che passa è tempo perso. Non deve più succedere». Il consigliere di maggioranza di Villacidro, Emanuele Matta, aggiunge: «Un risultato raggiunto grazie a un’azione di squadra, soprattutto al lavoro degli operatori sanitari che hanno reso possibile un traguardo importante, le convocazioni arrivano in tempi "troppo" rapidi”.
I presidenti dei distretti sanitari di Sanluri e di Guspini, Italo Carrucciu di Lunamatrona e Federico Sollai di Guspini, compatti: «Grazie al personale della Asl che ha permesso un risultato significativo, restituendo normalità, dignità e risposte concrete alle persone che vivono condizioni di grave difficoltà».
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