Il focus

In trappola sulla 554 «Opera da riprogettare» 

Semafori non sincronizzati, la statale si blocca e la Regione vuole trasformarla in viale urbano 

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Una trappola lunga oltre dieci chilometri. Perché oltre agli incidenti, pressoché quotidiani, a trasformare la 554 in un percorso da incubo sono i tanti semafori che bloccano il traffico ad ogni incrocio. Code, rallentamenti continui, la Statale è una cesura netta che taglia in due la Città metropolitana di Cagliari. Un problema sicurezza denunciato dagli automobilisti, e dai sindaci dei Comuni attraversati dal serpentone d’asfalto a quattro corsie - Cagliari, Monserrato, Selargius, Quartucciu - che da tempo chiedono un’asse urbano al posto dell’attuale Statale percorsa ogni giorno da circa 70mila veicoli.

La denuncia

I disagi - e i pericoli - della 554 li raccontano le cronache locali di tutti i giorni: tamponamenti - più o meno gravi - alle porte di Cagliari, e strada bloccata come successo più volte all’altezza dell’ingresso per Monserrato. E una lunga scia di vittime che negli anni ha visto proprio la 554 come teatro di morte. L’ultimo è di poche settimane fa. “Una morte annunciata”, usando le parole messe nero su bianco dal consorzio degli imprenditori della zona industriale di Selargius, che di recente hanno scritto una lettera-denuncia indirizzata al Prefetto di Cagliari, oltre che ai vertici di Comune, Anas, Regione, Città metropolitana, e forze dell’ordine, per chiedere interventi urgenti.

Un problema che - dopo 17 anni dal primo progetto, e una lista infinita di incidenti e croci - torna al centro di un tavolo regionale, convocato dall’assessorato ai Lavori pubblici e sollecitato dai Comuni coinvolti. Fra gli esperti che stanno lavorando al nuovo progetto c’è Mauro Coni, docente universitario a Cagliari di Strade, Ferrovie e Aeroporti, lo stesso che coordinò la progettazione della nuova 554 nel 2008 per conto della Regione. «Era una priorità allora, figuriamoci ora», dice Coni. «Quel corridoio senza semafori avrebbe ripercussioni positive, non solo su Selargius, Monserrato, Quartucciu e Quartu», spiega, «ma anche sulla stessa Cagliari perché significherebbe alleggerire il traffico in diverse arterie cittadine, via Cadello e via Italia per citare alcune strade scelte dagli automobilisti per evitare la 554».

Il sogno

Un progetto che sta iniziando a prendere forma. Partendo dal Puc di Cagliari, dove la 554 viene rivista come strada urbana, con rotatorie al posto dei semafori, e una corsia dedicata ai pullman diretti all’aeroporto di Elmas, con fermate a Monserrato, Selargius e Quartu. Previste anche ciclopedonali, e opere di ricucitura dei territori attraversati dalla strada. Una svolta che consentirebbe di arrivare al centro di Cagliari, partendo dal Margine Rosso, in 20 minuti.

Un piano di messa in sicurezza da definire che sinora mette d’accordo tutti. Compresa la Città metropolitana di Cagliari che gli stessi Comuni vorrebbero al vertice del coordinamento della progettazione per la nuova 554, una sorta di cabina di regia metropolitana necessaria per accelerare un iter che in questi anni - prima con Anas, poi con la Regione - è rimasto fermo al palo.

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