Brucia il nordest dell’Isola con due devastanti incendi. La fiamme, alimentate da un forte vento di maestrale, ieri hanno minacciato pericolosamente anche l’aeroporto di Olbia. Paura nella mattinata anche alla Maddalena, dove il fuoco è arrivato in prossimità delle abitazioni ed è stato necessario provvedere a evacuazioni via mare.
Scalo bloccato
Le raffiche di vento che hanno raggiunto anche i 40 chilometri orari hanno reso difficile il lavoro di spegnimento dell’incendio divampato, nella tarda mattinata di ieri, in un’area ricca di vegetazione in località Colcò, nelle vicinanze del cantiere della nuova linea ferroviaria e a ridosso del “Costa Smeralda”. Le fiamme hanno raggiunto il perimetro dello scalo che è rimasto chiuso per circa quarantacinque minuti. Il rogo, a causa dell'intenso fumo, ha limitato l'operatività dell’aeroporto costringendo al blocco temporaneo del traffico aereo. Ci sono stati inevitabili ritardi, anche di alcune ore, mentre tre voli, Eurowings proveniente da Dusseldorf, Austrian Airlines e Ita da Vienna sono stati dirottati a Cagliari. Nessun ferito né danni al sedime e alle infrastrutture aeroportuali ma le fiamme sono state difficili da contenere. Sul posto sono intervenute due squadre del distaccamento dei vigili del fuoco di Olbia, una di Arzachena e una di San Teodoro, l’apparato antincendio del Costa Smeralda, quello regionale antincendio boschivo, velivoli statali e canadair, squadre della protezione civile, di Forestas, compagnie barracellari e volontari. Dopo lo spegnimento e la bonifica, l'area è stata monitorata per tutto il pomeriggio per evitare nuovi focolai. I vigili del fuoco ieri sono stati impegnati su più fronti in Gallura, sferzata da un forte vento. Un altro rogo, a Olbia, è divampato in viale Aldo Moro ma è stato subito domato.
Paura nell’Arcipelago
Massimo allarme per l’incendio divampato improvvisamente a partire dalla piazza che, il mercoledì mattina, ospita il mercatino a poche centinaia di metri dallo stadio comunale Salvatore Zecchina. Un rogo che è apparso subito molto pericoloso sia perché il maestrale era sempre più forte sia perché si dirigeva verso alcune abitazioni e attività commerciali e artigianali. Il sindaco Fabio Lai ha disposto immediatamente l’evacuazione di alcuni residenti mentre la Guardia costiera ha trasportato bagnanti in una spiaggia più sicura. Il bilancio è drammatico: a fuoco poco più di un ettaro di terra e un’attività commerciale in ginocchio. Sono bruciate diverse sagome in vetroresina per la realizzazione di gommoni marini, con un danno economico rilevante. Il tempestivo intervento di vigili del fuoco, protezione civile, corpo di vigilanza ambientale regionale, compagnia barracellare ha limitato i danni mentre i vigili urbani hanno regolamentato il traffico. Decisivi un elicottero e un canadair che hanno completato l’opera di spegnimento, terminata nel primo pomeriggio. Successivamente l’area è stata bonificata dai volontari della protezione civile e dai barracelli. Proprio ieri mattina il sindaco aveva convocato il Coc per esaminare la situazione alla luce dell’emergenza incendi, con i forti venti che in questi giorni soffiano sull’arcipelago della Maddalena e il resto dell’Isola. Venti che scoraggiano i tanti turisti dal recarsi nelle spiagge o nelle altre isole dell’arcipelago, con un aumento di presenze e anche di rischi sia per quanto riguarda l’isola di Maddalena che per quella di Caprera, ricca di pinete e macchia mediterranea, e con una viabilità che diventa critica nelle giornate di vento e alto afflusso.
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