Basket Serie A.

In attesa di Mrsic la Dinamo punta a battere Cantù 

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Sassari. Veljko Mrsic è a Sassari ma stasera contro Cantù (PalaSerradimigni ore 20,30) andrà ancora il vice Massimiliano Oldoini perché non è stato possibile perfezionare il tesseramento dell’allenatore croato chiamato a rimpiazzare Massimo Bulleri. C’è un precedente nella storia biancoblù che ispira fiducia. Novembre 1991: il macedone Zare Markovski sostituisce Giulio Melillo alla guida della Dinamo (in A2) ma non può andare in panchina e di siede in tribuna dietro il vice Giampaolo Doro; la squadra sassarese, reduce da quattro sconfitte di fila, strapazza l’Aresium Milano 106-70 con la prestazione monstre di Casarin (39 punti) e Comegys (25 punti e 17 rimbalzi).

Al di là della speranza nel ricorso storico, il Banco di Sardegna ha fretta di schiodarsi da quello zero in classifica che dura da cinque giornate. Vincere significa agganciare Varese, che nell’anticipo si è fatta rimontare e battere in casa dalla Virtus Bologna.

L’avversaria

La nobile Cantù, rientrata in serie A, sta viaggiando sicura: due successi e tre sconfitte. Occhio però: le vittorie sono state ottenute in casa contro Reggio Emilia e Cremona, mentre in trasferta finora solo sconfitte. Certo, la qualità dei brianzoli è superiore a quella delle formazioni affrontate in Europe Cup dove la Dinamo è prima con tre successi in quattro partite. Tuttavia l’energia e la voglia di passarsi la palla mostrati contro lo Sporting andando oltre lo stucchevole pick and roll sono segnali di un gruppo che vuole riscattarsi.

La forza di Cantù sono i rimbalzi: 40 a partita, in testa nella speciale graduatoria. Non solo per merito di Oumar Ballo, possente centro del Mali (213cm), ma anche perché sotto i tabelloni si fanno sentire pure ali e guardie. Nella rotazione a dieci voluta da coach Brienza le responsabilità offensive sono ben distribuite. I più prolifici sono Bortolani, Sneed e Ajayi (tutti in doppia cifra di media) più il mobile lungo Grant Basile. Nessuno però supera il 30% da tre e sarebbe opportuno che la difesa sassarese una volta tanto non facesse esaltare i tiratori. Più precisi nelle triple De Nicolao e Bowden. La fonte del gioco è il play statunitense Gilyard, piccoletto di 175cm che smazza 6 assist ad incontro.

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