«Gentile cittadina, gentile cittadino»: comincia così la telefonata o la lettera o la mail o, ancora, l’sms di Callmia che sta arrivando nella case di 24mila contribuenti un po’ “distratti” che, pur dovendo, non hanno pagato in tutto o solo in parte l’Imu o la Tari del 2020. Un avviso bonario che permetterà di rimediare, versando l’importo stabilito, senza aggiungere un centesimo di sanzioni, senza nessun aggravio economico quindi.
Le risorse
Callmia è una società sarda con sede a Cagliari che si occupa della gestione e del recupero del credito che è stata incaricata dal Comune per recuperare circa 15 milioni di euro (10 milioni solo per mancato pagamento della Tari). L’operazione rappresenta un tassello alla nuova «strategia del dialogo» inaugurata dal Comune per cambiare il rapporto con il contribuente e che nelle esperienze in cui ha funzionato a livello nazionale è risultata parecchio efficace. «L’amministrazione offre la possibilità di regolarizzare una posizione pregressa senza far pagare gli interessi», spiega il dirigente dell’Ufficio Tributi del Comune Giovanni Ena. «Tutto avverrà in maniera bonaria, i cittadini riceveranno un invito da parte degli operatori della società incaricata a prendere visione della propria posizione. Naturalmente», aggiunge il dirigente, «chi non coglie l'occasione si vedrà recapitato a fine anno l’avviso di accertamento con sanzioni e interessi, nella misura stabilita dalla norma». La differenza rispetto agli accertamenti è che questa procedura non c’entra nulla con i controlli, arriva nella fase “fisiologica” dell’adempimento ed evita che si verifichi una patologia fiscale.
L’obiettivo
Le risorse che mancano nelle casse di palazzo Bacaredda, relative al 2020, sono tantissime. Ma, se si considera che per la sola Tari il tasso di morosità annuo sfiora il 25%, i dieci milioni che adesso l’amministrazione tenta di recuperare bonariamente, con un sollecito, non sono una sorpresa. Tra i 24mila destinatari delle telefonate e mail di Callmia non ci sono evasori, anzi. Si tratta soprattutto di persone che hanno cominciato a pagare la prima rata della Tari o dell’Imu e poi magari hanno scordato di versare il resto. «Si tratta di una riconciliazione», sottolinea Davide Musiu, della direzione marketing di Callmia, società cagliaritana che opera a livello nazionale sulla gestione e recupero del credito. «L’approccio sarà blando e bonario, un invito a regolarizzazione la propria posizione. Nulla di più», aggiunge.
Gli avvisi per il 2025
La “partita” sulla Tassa rifiuti più importante si giocherà a ottobre, quando il Comune invierà (prima via pec, quindi via mail o attraverso la posta tradizionale cartacea) a oltre 77mila famiglie cagliaritane l’avviso che contiene gli importi da pagare per il 2025. La novità di quest’anno è che tutte le famiglie si ritroveranno in bolletta una sconto rispetto all’anno passato. «È confermato lo sconto Tari per tutte le utenze domestiche, nell’ordine tra il 5 e il 10%», conferma l’assessora all’Ecologia urbana Luisa Giua Marassi. Come sempre, sottolinea l’assessora, «l’importo che si dovrà corrispondere sarà modulato in base al numero dei metri quadri e a quello dei componenti. Siamo contenti di essere riusciti ad attuare questa riduzione per i residenti perché loro sono costretti a sopportare il costo di un servizio di igiene urbana che è rivolto a una popolazione duplicata che ogni giorno usufruisce dei servizi della città».
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