Dopo oltre dieci anni di attese tra chiusure, polemiche, consigli comunali, disagi e promesse sospese, il Rio Piras torna finalmente a essere attraversabile dai pedoni. È stata montata e aperta al pubblico la prima passerella pedonale su uno dei ponti che attraversano il corso d’acqua che divide in due Gonnosfanadiga. Un intervento atteso da tempo dalla comunità, che per anni ha dovuto fare i conti con percorsi più lunghi.
I ponti sul Rio Piras erano stati chiusi tempo fa e da dieci anni la polemica era scoppiata a causa del piegamento della struttura. Lo scorso anno, dopo lungaggini burocratiche iniziate nel 2019, sono stati rimossi a causa della totale assenza di manutenzione e delle condizioni di sicurezza compromesse. Da allora l’attraversamento pedonale era diventato impossibile, generando una lunga stagione di disagi che ha inciso sulla mobilità e sulla vivibilità del paese, soprattutto nel periodo delle piogge.
Il percorso per arrivare alla soluzione non è stato semplice. Problemi burocratici e tecnici, iter amministrativi complessi e difficoltà legate alla ditta esecutrice hanno rallentato l’opera, facendo slittare più volte i tempi di realizzazione. Ma ora il primo risultato è sotto gli occhi di tutti. A sottolinearlo è il sindaco Andrea Floris: «Le opere pubbliche devono essere seguite passo per passo, per prevenire e risolvere i problemi e i ritardi legati alla burocrazia e alla ditta esecutrice. Ma la costanza e la perseveranza, alla fine, sono sempre premiate». Per Floris è un obiettivo importante che rende gli amministratori orgogliosi dopo tante difficoltà. Aggiunge il sindaco: «Finalmente apriamo le passerelle pedonali sul rio Piras e restituiamo così un’opera importante, molto sentita in paese, al servizio della cittadinanza. Senza clamori e senza fanfare: i fatti sono il nostro biglietto da visita».
L’intervento rappresenta un primo passo verso il ripristino completo dei collegamenti pedonali tra le due parti del paese che dovrebbe proseguire, si spera in tempi più brevi, anche con la demolizione, la ricostruzione e l’installazione del secondo ponte. «Il nostro obiettivo è completare progressivamente l’installazione anche degli altri ponti, restituendo continuità urbana e sicurezza ai cittadini», conclude. Un risultato che, dopo anni di attesa, segna finalmente una svolta: il rio Piras non è più una barriera invalicabile.
Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati
Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.
• Accedi agli articoli premium
• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi
