città del VATICANO. Settantamila fedeli a San Pietro per la canonizzazione di sette beati. Tra loro Bartolo Longo, laico, fondatore del santuario di Pompei. Ma la geografia della santità va dall’Armenia alla Papua Nuova Guinea, passando per il Venezuela che ha visto la proclamazione dei primi due santi della sua storia. Leone parla di «una grande festa della santità», senza dimenticare però i drammi del mondo, a partire dalle guerre. E all’Angelus lancia un nuovo appello per la Terra Santa, l’Ucraina e il Myanmar. «Dio conceda a tutti i responsabili saggezza e perseveranza per avanzare nella ricerca di una pace giusta e duratura», dice. Il Papa ha indicato al mondo, nella giornata missionaria, nuovi esempi di santità: non sono «eroi, o paladini di qualche ideale, ma uomini e donne autentici». Oltre a Longo sono state canonizzate suor Maria Troncatti e suor Vincenza Maria Poloni. E poi Ignazio Choukrallah Maloyan, arcivescovo armeno ucciso nel genocidio del 1915, José Gregorio Hernandez, il medico venezuelano al servizio dei poveri, e la sua connazionale suor Carmen Rendiles Martínez. E poi il laico Peter To Rot, il primo santo della Papua Nuova Guinea.
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