Mobilitazione popolare mercoledì notte a Villaperuccio durante l’incursione dei ladri che hanno preso di mira la chiesa del paese. Non appena si è sparsa la voce dell’allarme lanciato dal parroco, decine di persone sono scese in strada, alcune con bastoni in mano, decise a presidiare la chiesa e stanare chi sta togliendo la serenità alle famiglie del paese e soprattutto agli anziani.
Esasperati
Sono settimane che nel Basso Sulcis si respira aria tesissima e ieri, prima del blitz in chiesa, i ladri erano già entrati in azione. Avevano rubato un furgone a Sant’Antioco per andare alla ricerca di piccoli “laccus” (abbeveratoi scavati nella roccia): hanno tentato un furto in casa della famiglia Serpi a Perdaxius, ma non sono riusciti a portare via un pesantissimo “laccu”; tuttavia ci sono riusciti in un cortile di Villaperuccio, in pieno centro abitato. Pare che abbiano rubato anche diversi litri di gasolio. L’allarme, nella parrocchia della Beata Vergine del Rosario, è scattato nella tarda serata. Don Diego Cerniglia, nei giorni scorsi, aveva già denunciato il furto delle migliaia di euro raccolte dai fedeli per i lavori nella parrocchia. Forse qualcuno sperava di trovare altri soldi o di rubare, come è accaduto alcuni giorni fa nella parrocchia di Terresoli (Santadi), le offerte votive. Il sacerdote si era recato in casa di alcuni amici e, al suo rientro, attorno alle 21 ha trovato il cancello e una porta del cortile aperto. Si è accorto che i malviventi erano ancora all’interno della chiesa e ha dato subito l’allarme. Sul posto sono arrivate due pattuglie dei carabinieri, ma l’insolito movimento ha allertato i paesani: in brevissimo tempo, a presidiare la chiesa, sono arrivate decine di persone, molte delle quali brandendo manganelli e bastoni, decise a scovare i ladri e utilizzare “argomenti forti” per convincerli a non presentarsi più in paese. Ma i malviventi hanno trovato il modo di allontanarsi e far perdere le loro tracce.
Bottino magro
«Stavolta non hanno trovato nulla da portare via, – racconta don Diego Cerniglia – hanno provato anche a spostare la cassaforte della parrocchia, ma viste le dimensioni ed il peso non ci sono riusciti. Ma hanno purtroppo creato danni a oggetti e ad alcuni infissi». Il sacrilegio peggiore è stato quello di avere scomposto gli abiti del simulacro della Madonna, probabilmente alla ricerca degli oggetti d'oro che, peraltro da alcuni anni non vengono più custoditi in chiesa, proprio per ragioni di sicurezza. «Un fatto gravissimo anche senza refurtiva – dice il sindaco Marcellino Piras - mi sono recato subito in parrocchia e ho constatato purtroppo i danni che sono stati commessi. La situazione si sta facendo insostenibile, anche ieri ho ricevuto tante telefonate da cittadini che mi comunicavano la loro paura, e mi chiedevano di cercare una soluzione che potesse riportare il paese alla vita tranquilla di sempre». Conferma la tensione che si respira il medico del paese, Daniela Crisioni: «Vivo e tocco con mano il terrore che sta affliggendo i miei pazienti, soprattutto i più anziani – dice - ma io stessa e le tante altre persone che conosco abbiamo perso la serenità». Andrea Collu, presidente della società sportiva locale che ha subito un furto circa due settimane fa, punta il dito contro «i ladri che ormai non si mettono scrupoli neanche ad entrare in un luogo sacro e per giunta più di una volta. Davvero non ne possiamo più». Già nella giornata di ieri, tante persone hanno offerto la loro disponibilità soprattutto artigiani e imprenditori, a sistemare la chiesa e a mettere barriere di sicurezza in tutti gli ingressi della parrocchia.
 I controlli
 Proseguono le indagini da parte delle forze dell’ordine, al fine di individuare i malviventi ma i cittadini hanno deciso comunque che la mobilitazione avviata mercoledì non si fermerà: un gruppo di persone si sta organizzando per effettuare le ronde notturne e cercare di evitare che i ladri possano pensare di agire ancora indisturbati. 
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