Sotto l’albero di Natale la comunità mogorese trova tre opere che miglioreranno il patrimonio comunale in ambito sportivo, culturale e archeologico. Un pacchetto di investimenti che vale poco meno di due milioni.
Nuova palestra
Il primo progetto riguarda la palestra polivalente che sorgerà all’interno del complesso sportivo di Santu Miali. L’amministrazione comunale ha annunciato l’avvio imminente dei lavori per una struttura coperta, realizzata in legno lamellare, con pavimentazione certificata, illuminazione a Led e spazi adeguati per gli spettatori. Un impianto moderno, sicuro e accessibile anche alle persone con disabilità, pensato per ospitare discipline come basket e tennis, ma anche calcetto e altre attività. L’area dispone già di un campo da tennis, uno di beach volley e di una pista d’atletica. Le risorse disponibili del bilancio sono di 650mila euro. «Stiamo investendo nello sport come valore sociale, educativo e aggregativo - evidenzia l’assessore allo Sport, Francesco Serventi - e la struttura potrebbe essere già pronta per la prossima stagione».
Convento del Carmine
Il secondo progetto riguarda la messa in sicurezza e la riqualificazione del Convento del Carmine, grazie a un finanziamento della Regione di 245mila , integrato dalle risorse del Gal Marmilla (100mila) e da un contributo per l’efficientamento energetico già completato nel 2025 (50mila euro). In totale, quindi, 395mila euro destinati a restituire lo stabile alla comunità con nuovi spazi per eventi culturali, valorizzando i reperti archeologici e la collezione Pusceddu. «Il Convento è un luogo simbolico per il paese – sottolinea il sindaco, Donato Cau – e vogliamo trasformarlo in un centro culturale vivo e dinamico. Sarà uno spazio per mostre e attività che rafforzano il legame tra storia e presente».
Nuraghe Cuccurada
Il terzo intervento riguarda invece la riqualificazione e valorizzazione del Nuraghe Cuccurada, sito inserito dall’Unesco tra i 32 selezionati della Sardegna. Con un finanziamento di 794mila euro sarà possibile intervenire sui percorsi di visita, sulle unità di accesso e sulle infrastrutture di fruizione, rendendo il sito più accessibile e sicuro. «Il nuraghe è un patrimonio identitario – sottolinea Cau – e la sua valorizzazione è un dovere verso la nostra storia e le radici. Con questo intervento vogliamo renderlo sempre più fruibile, rafforzando il percorso che lo vede candidato a diventare patrimonio mondiale dell’umanità».
RIPRODUZIONE RISERVATA
Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati
Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.
• Accedi agli articoli premium
• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi
