Piazza Matteotti.

Il ficus monumentale  è un grande malato: area chiusa e via alle cure 

Transennata tutta la zona sotto l’albero: pericolo cedimento dei rami e del fusto 

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È stato studiato dagli esperti e alla fine è emerso un rischio potenziale di cedimento dei grossi rami alti dovuto a cavità interne e alla presenza di funghi che ne compromettono la stabilità, ma anche il pericolo – definito moderato – di un cedimento totale del fusto. Dunque il grande malato, il ficus monumentale di piazza Matteotti, deve essere curato urgentemente: per questo il sindaco Massimo Zedda ha firmato un’ordinanza per la chiusura temporaneamente dell’area sotto l’albero per garantire la sicurezza di tutti.

Lo studio

Le criticità sono emerse durante il monitoraggio che il personale del servizio Parchi, Verde e Gestione Faunistica del Comune svolge quotidianamente. I tecnici hanno effettuato delle valutazione di stabilità e delle analisi per individuare le opportune modalità di potatura, cure colturali e di consolidamento per il ficus “magnolioides” simbolo di piazza Matteotti. Sono state riscontrate delle criticità tali da portare alla chiusura dell’area sottostante l’albero per consentire agli esperti di provvedere alla manutenzione del ficus. Così da ieri una parte della piazza è stata transennata in attesa dello svolgimento degli interventi di cura dell’albero monumentale. L’area verrà riaperta una volta che saranno ripristinate le condizioni di sicurezza. Saranno gli agenti della Polizia Locale a verificare il rispetto dell’ordinanza.

Il verde

Da uno degli ultimi report effettuati dal Comune, in città sono circa 200 gli alberi classificati in “classe D” (gravità estrema) e 176 in “classe C/D” (gravità elevata). Si tratta soprattutto di ficus, pini d’Aleppo e jacarande. Uno studio aggiornato dopo il crollo del grosso albero in viale Sant’Avendrace, che ha danneggiato un’edicola e un’auto bloccando la strada per ore. Anche quell’esemplare era stato sottoposto a regolare valutazione e risultava in “classe C” di propensione al cedimento, con “gravità moderata”, senza segni visibili di criticità. Quando ci sono temporali o effetti atmosferici particolari, i pericoli per gli alberi considerati comunque deboli aumentano. L’attività del personale dell’assessorato è costante: sono oltre 30mila gli alberi sottoposti a monitoraggio continuo, con il servizio Verde che effettua gli interventi più urgenti.

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