Ghilarza.

I cinghiali arrivano nell’asilo nido 

Buche e terra smossa dopo il passaggio di una mamma con i cuccioli 

Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp

Spiacevole sorpresa ieri all’ingresso dell’asilo nido di Ghilarza. Nella notte alcuni cinghiali sono arrivati fino alla scuola e sono riusciti a entrare nel cortile. I segni del passaggio sono ben evidenti con buche vicino agli alberi e ai giochi utilizzati dai bambini. Tanta la preoccupazione fra i genitori mentre il sindaco Stefano Licheri valuta possibili soluzioni per arginare il fenomeno.

L’allarme

«Non sono tranquilla. Potrebbe capitare che qualche cinghiale possa essere infastidito dai bambini che giocano e possa aggredirli» sostiene Veronica Pala, mamma di una bimba di due anni e mezzo. «Quando ho accompagnato mia figlia, mi sono subito accorta che nel giardino potevano essersi introdotti dei cinghiali – aggiunge – Non è normale che i cinghiali arrivino dentro il paese, si deve intervenire subito». Impossibile al momento avere un commento da parte delle maestre.

I problemi

Nell’ultimo mese le incursioni di cinghiali all’interno dell’abitato, per quanto in periferia, si sono ripetute più volte. «Abbiamo trovato la terra smossa nell’aiuola vicino alla Madonnina nei pressi del cimitero e della rotonda – spiega il sindaco -Si tratta di una mamma con i piccoli, è stata avvistata la notte. Ora si è spinta fino al bosco di eucalipti e probabilmente ha raggiunto l’asilo nido». Il primo cittadino sottolinea che di giorno non ci sono mai stati avvistamenti «non credo sia opportuno abbatterla tenendo conto che ci sono anche i figlioletti – va avanti - Parlerò con qualche cacciatore per capire se è possibile allontanarla, seguendo le tracce che ha lasciato nel terreno bagnato. La vallata di Chenale, che oltretutto è riserva, è piena di cinghiali e probabilmente è arrivata da lì».

Nei mesi scorsi in Comune era arrivata una nota del Ministero in cui si parlava di un proliferare di cinghiali e «per questa ragione, e anche per contrastare la peste suina, la caccia grossa è stata aperta in anticipo – spiega Licheri - Questa però è una situazione particolare. Sicuramente l’animale si è spinto sino al paese per non allontanarsi dai figlioletti». Nell’Alto Oristanese più volte si sono registrati incidenti stradali dovuti alla presenza di cinghiali e altra fauna selvatica.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati

Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.

• Accedi agli articoli premium

• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi

Sei già abbonato?