Sanità.

Guardia medica chiusa per le feste 

I sindaci di Nureci e Asuni: oltre 40 chilometri per trovare assistenza 

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Prima delle festività la Asl lo aveva messo in conto. «Potrebbe accadere che alcuni turni di guardia medica risultino scoperti soprattutto a Natale e Capodanno». E alcuni ambulatori di continuità assistenziale resteranno chiusi anche oggi e nei prossimi giorni: si profilano disagi soprattutto a Oristano anche alla luce della grande affluenza di turisti per il concerto di Fedez. E ancora a Cabras, mentre i sindaci di Nureci e Asuni denunciano continui disservizi con «numerosi giorni di chiusura del punto di guardia». Con inevitabili effetti sul Pronto soccorso del San Martino che rischia di essere sovraccaricato.

Turni scoperti

Nelle 25 guardie mediche dell’Oristanese i titolari sono 26, altri hanno incarichi trimestrali e alcune centinaia di medici coprono saltuariamente e su base volontaria gli ambulatori di continuità assistenziale. «Ecco perché, anche in occasione delle festività natalizie, potrebbe accadere che alcuni turni risultino scoperti» aveva fatto sapere la Asl. Sul sito istituzionale viene comunicato che il punto di guardia medica di Oristano non sarà operativo a Capodanno, nè venerdì 2; chiuso anche mercoledì 7 e il 14 gennaio. A Cabras ambulatorio chiuso a Capodanno dalle 10 alle 10 del giorno successivo, domenica 4, martedì 6 e giovedì 8 (dalle 20 alle 8).

In periferia

Criticità amplificate nei piccoli paesi delle zone interne. «Solo alcuni giorni fa un cittadino è stato costretto a percorrere circa 40 chilometri per raggiungere la guardia medica di Samugheo, perché l’ambulatorio di Villa Sant’Antonio era chiuso e nessuno era stato informato» hanno riferito i sindaci di Nureci e Asuni Emanuel Atzori e Gionata Petza in una lettera inviata alla direzione sanitaria della Asl 5. Un caso limite (forse) ma che la dice lunga sulla situazione di disagio. «Inoltre sarebbe stato richiesto il pagamento di 20 euro – aggiungono - circostanza che appare inopportuna vista la situazione di emergenza e il disservizio». I sindaci ribadiscono che sono ormai troppi i giorni di mancata copertura del servizio di guardia medica in particolare nelle fasce notturne, festive e prefestive «senza che tali chiusure vengano preventivamente comunicate alle Amministrazioni comunali – evidenziano – E l’assenza di informazioni ufficiali e tempestive impedisce di avvisare la popolazione e organizzare eventuali alternative». Da qui la richiesta di chiarimenti alla Asl e interventi urgenti per garantire la continuità del servizio.

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