Il caso.

Gesuina Cherchi, la rivincita: «Il commissario non c’è più e io mi riprendo il mio posto» 

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«Alla fine lui è dovuto andare via e io sono tornata al mio posto, che mi spetta di diritto». Lui è Angelo Zuccarelli, commissario della Asl di Nuoro “congedato” da una pronuncia della Corte costituzionale che sancisce l’illegittimità della nomina sua e dei colleghi delle altre navicelle della salute pubblica. Lei è Gesuina Cherchi, sostituita da Zuccarelli come direttrice del distretto sanitario di Nuoro e ora non più responsabile dei servizi sociosanitari.

«Mi hanno fatto fuori in ogni modo», tuona. Nel giorno in cui ha organizzato una doppia festa (per il suo 70° compleanno e per la pensione, che le spetterà dal 1° gennaio) è voluta rientrare in servizio. Da ieri a domani. Poi sarà congedo, preceduto però da una rivincita che solo per un eufemismo non si definirebbe sottile vendetta. «E non finisce qui», garantisce. «Mi sono rivolta a un legale al fine di accertare se nel trattamento che mi è stato riservato si ravvisino responsabilità di carattere penale».

Oggi racconta un epilogo annunciato. «Sì, da tempo sapevo che sarei potuta rientrare. Perché ero dalla parte della ragione. Mi era stato tolto qualcosa che mi spettava di diritto». Diventata nel 2019 direttrice di distretto e nel 2021 direttrice generale della Asl, nel 2023 era stata nominata al vertice dei servizi sociosanitari dal dg Paolo Cannas. Ha tenuto l’incarico fino a giugno «ma, quando mi apprestavo a tornare al distretto, sono cominciati i problemi. Il commissario mi ha comunicato che non potevo riprendere il mio posto di lavoro. Insomma, mi aveva destinato altrove», afferma, mentre dall’Asl fanno sapere che l’ex manager ha ripreso il ruolo (al distretto) che aveva in precedenza nell’Asl 3. «Mi è caduto il mondo addosso, sono stata malissimo, tanto da dover ricorrere alle cure di uno psichiatra. Dopo 43 anni di onorato servizio», aggiunge. Gesuina Cherchi racconta di aver vissuto mesi da incubo, in malattia, «fino a quando – dice – ho saputo che le nomine dei commissari Asl erano state cassate dalla Corte costituzionale. La pronuncia della Consulta non mi ha meravigliato, era chiaro che quelle nomine fossero illegittime. Ancor più quella del dottor Zuccarelli che mi risulta non avesse neppure i requisiti soggettivi come commissario di una Asl sarda. Al massimo poteva guidare quelle di Valle d’Aosta e Molise, con popolazione inferiore ai 500mila abitanti. Consultate pure l’albo pubblicato ai primi di luglio. Lui non rientra tra gli idonei». In realtà – sostengono dalla Asl – il criterio restrittivo sarebbe sopraggiunto dopo la nomina di Zuccarelli, che per ora non intende rilasciare dichiarazioni.

Il San Francesco si è aggiudicato per l’ennesima volta i tre bollini rosa, riconoscimento agli ospedali che offrono servizi dedicati alla salute femminile. «A ritirare il premio a Roma andavo sempre io, quest’anno mi risulta che non ci sia andato nessuno». A novembre, nonostante tutto, la direttrice di distretto sarebbe voluta tornare al suo posto, «ma sono stata collocata obbligatoriamente in ferie», afferma. Ha comunque atteso «sapendo che la mia rivincit a sarebbe arrivata». Domenica ha festeggiato, invitando amici e colleghi «tranne quelli che consideravo vicini e mi hanno voltato le spalle». Da ieri e fino a domani sarà al lavoro. Prossimamente chissà.

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