Dieci casi di intossicazione da funghi in un mese: un dato allarmante quello registrato dalla Asl, con il conseguente ricovero nei vari ospedali cagliaritani. E tra le persone finite in corsia anche due bambini di sei e undici anni.
«Le intossicazioni», spiegano dal Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione (Sian) della Asl, «sono state causate dal consumo di specie selvatiche raccolte e consumate senza averle prima sottoposte a controllo da parte di micologi dell’ispettorato micologico». In sette casi la causa è stata il consumo di funghi tossici confusi con specie commestibili simili, mentre in tre casi dal consumo di tipologie che, benché commestibili, sono state utilizzate in cucina senza gli opportuni accorgimenti come ad esempio una adeguata e corretta cottura o l’eliminazione dei gambi.
«Dall’inizio dell’anno si sono verificati 16 casi di intossicazione da funghi che hanno coinvolto 21 persone, fortunatamente solo con sindromi gastrointestinali anche se importanti. Per evitare spiacevoli casi che possono avere anche esiti letali», è la raccomandazione degli esperti micologi, «non bisogna consumare mai funghi spontanei senza prima portarli al controllo». La consulenza è gratuita è viene garantita dal personale dell’ispettorato micologico.
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