Troppo caldo in sala operatoria, si sfiorano i 30 gradi, gli interventi chirurgici vengono sospesi.
Succede al Businco, nell’unica sala operatoria rimasta in attività – quella per le terapie antalgiche ora “prestata” anche alla Senologia – e si verifica puntualmente quello che i medici hanno sempre sostenuto, perché il problema purtroppo si trascina da tempo.
Ieri il chirurgo che avrebbe dovuto operare ha scritto alla Direzione dell’Arnas, chiedendo una rapida risoluzione: «Si comunica che la temperatura della sala, per le note problematiche di climatizzazione, ha raggiunto al momento i 28 gradi, per cui mi vedo costretto a non poter proseguire la seduta operatoria, rinviando l’intervento di tre pazienti oncologiche. Ciò a tutela sia delle pazienti, che sarebbero esposte a rischi di natura infettiva, sia degli operatori, tra i quali si sono già verificati dei malori».
Anche l’Usb Sanità, con il referente regionale Gianfranco Angioni, ha sollevato la questione, con un documento inviato al commissario straordinario dell’Arnas Maurizio Marcias e ai direttori: «La temperatura registrata all’interno della sala operatoria C del Businco si attesta intorno ai 28 gradi, con un’umidità del 36%. Questi valori non solo superano i parametri raccomandati per un ambiente chirurgico, ma evidenziano anche un malfunzionamento dell’impianto di climatizzazione, problema gà conosciuto e fino a ora sempre trascurato».
L’Usb chiede «azioni immediate», per scongiurare rischi «per la salute dei pazienti e per il benessere di tutto il personale».
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