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“Esilio” terminato, a Soleminis riprendono le lezioni 

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Voci, urla, risate. Bambini e ragazzi in festa a Soleminis per il primo giorno di scuola che quest’anno assume un significato particolare. Dopo oltre un anno di chiusura per inagibilità, hanno finalmente riaperto i due plessi scolastici di via Sirios (secondaria) e via Stazione (primaria). Niente più trasferte per i ragazzi, disagi finiti per i genitori costretti per mesi ad accompagnare i loro figli a Serdiana. «Ringraziamo i nostri vicini per l’ospitalità – dicono in coro alcune mamme – è stata dura, ci siamo aiutati a vicenda per conciliare gli orari di lavoro. Chi andava a Serdiana caricava in auto i propri figli e qualche compagno. Finalmente si torna alla normalità».

Dai volti dei bambini traspare gioia e felicità: «Sono contento – dice Mattia – non dovrò più alzarmi presto. Abito qui vicino e faccio in fretta ad arrivare a scuola». Una giornata di festa per tutta la comunità che ieri ha accolto anche il nuovo parroco, don Danilo Piras, appena nominato dal vescovo. «Anche per me è il primo giorno. È un piacere essere qui a benedire bambini e genitori. Li vedo contentissimi». Ad accogliere gli alunni delle scuole medie ed elementari anche l’assessora alla Pubblica Istruzione Sabrina Porceddu che non nasconde la sua soddisfazione: «Riaprire la scuola era la priorità delle nuova Amministrazione. Da quando ci siamo insediati, lo scorso giugno, abbiamo lavorato duramente per raggiungere il risultato. Siamo fieri di aver mantenuto le promesse e restituito la scuola ai bambini. Voglio dire grazie a tutti, ragazzi e genitori, per la pazienza dimostrata».

La scuola media di via Sirios era stata chiusa a novembre del 2023 per problemi strutturali, quella elementare di via Stazione a marzo del 2024 per infiltrazioni d’acqua. Tornano adesso entrambe a disposizione dopo la conclusione dei lavori. In via Sirios saranno necessari altri interventi per il ripristino della scala esterna e l’installazione di una porta frangifuoco. Per questo, alla scuola è stata destinata solo una parte dello stabile in modo da garantire una netta separazione delle vie d’accesso ed evitare che i lavori interferiscano con le attività didattiche.

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