Provincia.

Elezioni e veleni, ricorso al Tar  

Simona Cogoni: «Chiedo chiarezza». Andrea Lampis: «Offesa personale» 

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Elezioni provinciali del Medio Campidano, a un mese e mezzo dal voto c’è un ricorso al Tar che potrebbe cambiare l’assetto del Consiglio. A chiedere ai giudici amministrativi l’annullamento del provvedimento di proclamazione degli eletti del 30 settembre è Simona Cogoni, candidata nella lista “Medio Campidano Protagonista” che fa capo a Fratelli d’Italia rivendica il seggio che per uno scarto di 160 voti ponderati è stato assegnato ad Andrea Lampis della lista “Sardegna al Centro 20 Venti”. Un contenzioso fra i due schieramenti del centrodestra, uniti col candidato presidente Italo Carrucciu, sindaco di Lunamatrona, contro lo schieramento del centrosinistra guidato da Giuseppe De Fanti, sindaco di Guspini, dalle urna incoronato presidente.

La vicenda

Alla delusione di questi giorni per un percorso appena cominciato e già fatica a proseguire fra malumori per la vicepresidenza e le deleghe ai consiglieri, ora si aggiunge la questione legale. Stando al ricorso di Simona Cogoni, consigliera di minoranza di Guspini, la sua lista, pur avendo riportato 111 voti ponderati ha ottenuto due seggi contro i tre della lista alternativa che si è fermata a 82, di fatto escludendo lei a favore del sindaco di Las Plassas, Andrea Lampis. La contestazione della ricorrente è sul risultato delle preferenze attribuite dalla commissione elettorale, nonostante i rappresentati di lista, al termine delle operazione di voto, avessero segnalato l’errore di calcolo in 4 schede che avrebbero consentito l’ingresso di Cogoni. E così, con l’assistenza dell’avvocato Marco Porcu, il provvedimento è stata impugnato davanti ai giudici con la richiesta di “correzione del risultato, annullando i provvedimenti illegittimi con i quali sono stati proclamati gli eletti”. In tutto sarebbero 6 le schede annullate e finite sotto inchiesta, in 4 il contrassegno è stato opposto nel riquadro della lista “Medio Campidano Protagonista”, mentre la preferenza è stata data a candidati di altre liste.

I contendenti

«Per rispetto di chi mi ha dato il voto – dice Cogoni – ora, in virtù dell’esigua differenza di 160 preferenze ponderate, contando che sono state annullate diverse schede, sento il dovere di chiedere chiarezza agli organi competenti. Saranno i giudici del Tar a verificare se il decimo posto di consigliere spetta a me. Sia chiaro, non si tratta di andare contro qualcuno, semplicemente fare chiarezza». Non l’ha presa per niente bene Lampis: «Non me l’aspettavo. Ho fiducia nel lavoro della commissione elettorale, mi dispiace che non sia condivisa da chi come me rappresenta i cittadini. Un’offesa personale. Ringrazio chi ha mi accordato fiducia e mi auguro di poterla in qualche modo ricambiare. Ai giudici la sentenza».

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