Il dibattito.

«Educazione sessuale, parliamo ai ragazzi» 

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«L’educazione sessuale va inserita e prevista nelle scuole come materia curriculare, e non come progetto legato all’offerta formativa esterna perché la percezione è diversa». Susi Ronchi, coordinatrice di Giulia Giornaliste Sardegna, riporta l’esperienza coltivata dall’associazione che, tra i tanti impegni, da anni incontra i ragazzi nelle scuole. «Le famiglie vanno coinvolte in questo percorso, perché i pregiudizi e le discriminazioni nascono dentro casa e perché gli adulti possano muoversi meglio anche attraverso l’apprendimento di un linguaggio nuovo, quello dei ragazzi. Un nuovo glossario che permetta di farci ascoltare dai più giovani e allo stesso tempo ascoltarli, perché i giovani non sono ascoltati».

Parlare di educazione sessuale è fondamentale. «La parola stessa non deve farci paura, se la viviamo esattamente come una forma di educazione naturale, di pedagogia sociale che deve formare il bambino fino a quando è adulto all’interno di una relazione. Educazione sessuale non significa parlare di pornografia, o trasmettere ai ragazzi valori immorali, ma è proprio il non parlarne che crea questa deriva, perché li si lascia in balia di tutto ciò che c’è in rete, di contenuti fatti per colpire l’emotività e la fantasia, senza che abbiano ricevuto una corretta formazione e informazione in famiglia, né tanto meno a scuola». Insomma, «siamo uno dei Paesi più civili e democratici al mondo e ci stiamo ancora confrontando sulla possibilità di introdurre l’educazione sessuale nelle scuole. Non dovrebbe essere neanche un problema su cui dibattere. Ma se ne faccia una disciplina curriculare, come l’educazione civica».

Domani, intanto, anche in Sardegna sarà una giornata di eventi, convegni, manifestazioni e iniziative di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. A Cagliari, in piazza Garibaldi, la Polizia di Stato allestirà un banchetto informativo con il “Camper della Polizia di Stato”, mentre la facciata della Questura si colorerà di arancione durante le ore notturne; la Regione d’intesa con l’Università allestisce stand informativi nell’ambito della campagna “Nessuno è straniero all’umanità”. ( p.s.)

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