Eccellenza.

Dopo il Daspo Mereu riparte dal Monastir 

Il portiere è rimasto fermo un anno per un gesto violento in campo quando era alla Tharros 

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Gabriele Dardano Mereu riparte dal Monastir. L’estremo difensore, classe 1998, torna a vestire la maglia biancoblù dopo l’inizio di stagione in Promozione con l’Ozierese e un periodo buio cominciato con un Daspo che l’ha tenuto lontano dai campi per un anno. «È una grande opportunità, conosco bene la società e la piazza», sottolinea ora il giocatore parlando della sua nuova squadra, «darò il massimo in ogni allenamento per dimostrare il mio valore».

Nel 2024

Per lui è un ritorno al passato. A un percorso interrotto nello scorso campionato, quando già avrebbe dovuto far parte della rosa campidanese ma venne fermato da quel provvedimento legato a quanto accaduto nel 2024 durante i playout di Eccellenza fra Carbonia e Tharros, squadra quest’ultima nella quale militava: «Sono inciampato in un gesto antisportivo», ricorda il portiere, «ho avuto una discussione accesa in campo con il capitano avversario Chidichimo e l’ho colpito. È stato triste fare i conti con quanto successo e tra l’altro la sfida si giocava a Terralba, il mio paese. Poco dopo mi sono riappacificato con Costantino».

Lo stop e il riavvio

Poi è arrivato il provvedimento del Giudice sportivo: «Inizialmente mi diedero cinque giornate di squalifica, feci ricorso e me ne tolsero una. La Questura però una volta visto il filmato mi assegnò il Daspo di un anno». Dodici mesi fermo. Lo scorso settembre il ritorno in campo con la maglia dell’Ozierese: «Le sono grato, ho avuto la possibilità di rimettermi in carreggiata. Sicuramente potevo fare meglio a livello di prestazioni. Con la società abbiamo chiuso in ottimi rapporti».

Il ritorno

A fine ottobre è arrivata la chiamata del Monastir, nel quale il portiere militò nel biennio 2014-2016 dando un contributo importante per la vittoria dei playoff di Promozione contro il Tonara e nel successivo primo storico campionato di Eccellenza. Giocò assieme all’attuale direttore sportivo Matteo Zanda e al preparatore atletico Simone Farci: «Apprezzo la serietà della società e dello staff, in particolare la cura del lato umano. Per un calciatore arrivare qui è un passaggio importante perché puoi crescere serenamente».

In carriera Mereu ha giocato anche con Castiadas, Muravera, Arbus, Terralba, Nuorese, Ghilarza e Tharros e con la Natzionale Sarda. Con i biancoverdi sarrabesi ha esordito in Serie D nel 2018: «Non gioco in quel campionato da sette anni ma sono sereno e lavoro in sinergia con i miei colleghi di reparto Fusco e Cocco. Trovo un gruppo formato e con gerarchie ben delineate. Avere lo stesso staff della scorsa stagione è un vantaggio per integrarmi. Sono un calciatore che rispetta sempre le scelte degli allenatori, quando gioca Eugenio tifo per lui e per il risultato della squadra. Appena sarà chiamato in causa mi farò trovare pronto, vorrei diventare un punto di riferimento per lo spogliatoio».

La stagione

Il Monastir ha iniziato in modo positivo il suo primo storico campionato in D: «Il nostro obiettivo è prima di tutto la salvezza, cercando di fare più punti possibili in ogni partita. Non guardiamo la classifica ma lavoriamo giorno per giorno con entusiasmo per toglierci soddisfazioni», conclude Mereu.

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