Livorno.

Disastro del Moby Prince, addio a Rispoli Una vita per cercare «verità e giustizia» 

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Livorno. Era il simbolo della lotta per avere «verità e giustizia», a nome dei familiari delle 140 vittime del traghetto che si incendiò il 10 aprile del 1991 dopo una collisione con la petroliera Agip Abruzzo nella rada di Livorno. È morto sabato Loris Rispoli, 69 anni, per anni presidente del Comitato Moby Prince 140, poi Associazione 140: da tempo la sua salute era fragile dopo che il 16 febbraio 2021 fu colpito da un infarto, che lo costrinse a lasciare, solo fisicamente, la battaglia. Nella tragedia aveva perso la sorella Liana, commessa della boutique di bordo. Da subito assunse il coordinamento dei familiari delle vittime, che dopo 34 anni tra processi e commissioni parlamentari aspettano la «vera verità». Decine i messaggi di cordoglio. «Perdiamo un fratello e un vero combattente che ci ha insegnato come si lotta per la verità e la giustizia», le parole di Nicola Rosetti, suo successore alla guida dell’Associazione 140, e di Luchino Chessa, presidente dell’associazione 10 Aprile-Familiari vittime Moby Prince.

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