Allevamenti.

Dermatite, l’Ue revoca il blocco 

Via libera alla movimentazione dei bovini. Le associazioni: ora tocca alla Regione 

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Dopo cinque mesi di quarantena, la buona notizia: la Commissione Europea ha detto sì alla revoca del blocco delle movimentazioni dei bovini dalla Sardegna causato dalla dermatite nodulare contagiosa. «Ora tocca alla Regione emanare i provvedimenti attuativi che permetteranno il ritorno alla normalità per migliaia di aziende»: a farsi portavoce delle istanze degli allevatori sono Coldiretti e altre associazioni di categoria, come Cia e Confagricoltura. L’assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, esulta per «l’efficacia delle azioni intraprese dalle istituzioni, Regione in primis», ma rallenta per necessario formalismo istituzionale: «Attendiamo la pubblicazione ufficiale della decisione europea». Chi si limita alla soddisfazione è il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida: «Gli sforzi per tutelare la salute animale e garantire la continuità produttiva sono stati riconosciuti», commenta, «il risultato è frutto di un lavoro coordinato tra istituzioni nazionali, regionali e operatori del settore: conferma quanto siano fondamentali prevenzione e vaccinazione per proteggere le nostre filiere».

L’epidemia

L’accertamento del primo caso di Lumpy Skin Disease nell’Isola risale al 21 giugno. Da allora era stato un crescendo: 80 i focolai certificati, con quasi 3700 capi coinvolti. Un’epidemia che si temeva andasse fuori controllo. Ma l’applicazione delle restrizioni è stata immediata. E da fine luglio è stata avviata una massiccia campagna vaccinale, resa obbligatoria con la minaccia di sanzioni e mancati indennizzi per chi non avesse aderito. Nel frattempo erano iniziati gli abbattimenti del bestiame contagiato. Ma anche dei capi, sani, venuti a contatti con altri animali infetti: il punto dolente della vicenda, che aveva portato a ricorsi e conseguenti sentenze contrastanti, causa di confusione e proteste. Il processo di immunizzazione con le iniezioni però è andato avanti e in certe regioni dell’Isola ha raggiunto il 90% delle aziende. Il risultato: l’ultimo caso accertato, a Olzai, risale al 30 ottobre.

Le associazioni

Uno scenario che ha portato la Commissione Ue ha dare l’ok sull’allentamento della presa e alla rinascita del mercato. «Accogliamo positivamente questo primo e fondamentale passo. Un lavoro frutto di un importante sinergia che Coldiretti ha sempre favorito e sostenuto nei tavoli e premia gli sforzi dei nostri allevatori», commenta Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, «con l’ok dell’Europa ora il provvedimento definitivo deve essere emanato dalla Regione. Lo si adotti subito». Sulla stessa linea il presidente di Confagricoltura Sardegna, Stefano Taras, che aggiunge: «Mentre si completa la campagna vaccinale la Regione intervenga con urgenza nel compensare le gravi perdite affrontate dalle imprese zootecniche attraverso i fondi già stanziati, ma ancora da erogare». Chiede celerità sugli indennizzi anche la Cia Sardegna, che guarda oltre e sollecita la Regione per «l’avvio di una serie di misure urgenti a vantaggio dell’intero comparto, danneggiato non solo dalla dermatite, ma anche da una congiuntura di condizioni sfavorevoli, come l’innalzamento dei costi di produzione e gli effetti dei cambiamenti climatici».

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