Tutte le disposizioni per superare la crisi legata alla dermatite bovina sono state rispettate. Ora Coldiretti fa pressing per lo sblocco della movimentazione del bestiame. «I nostri allevatori hanno fatto tutto ciò che era stato richiesto», fanno sapere i vertici della maggiore associazione agricola e dell’allevamento: «Hanno seguito le regole e rispettato le indicazioni sanitarie con le vaccinazioni, nella quasi totalità dei territori, così come imposto dalle norme europee». Sulla stessa linea Confagricoltura, nonostante le rassicurazioni da Roma e Bruxelles.
La richiesta
Quindi le misure contro la dermatite bovina sono state rispettate. Per questo Coldiretti chiede «l'immediata revoca delle aree di restrizione e il conseguente sblocco delle movimentazione degli animali all'interno dell'Isola e oltre la regione». Se non arriveranno risposte concrete e tempestive, l'associazione e gli allevatori sono pronti alla mobilitazione. «Ora pretendiamo che l'Europa e le istituzioni siano altrettanto corrette verso le persone, le aziende e le famiglie coinvolte», osservano il presidente Battista Cualbu e il direttore Luca Saba. «È il momento di dare risposte, come la revoca delle aree di restrizione nei territori che hanno raggiunto le percentuali previste e sbloccare subito le movimentazioni».
I dati
Secondo Coldiretti, la Sardegna oggi «è una regione virtuosa e pronta a ripartire: la copertura vaccinale regionale ha raggiunto circa il 96% dei capi e 97% delle aziende». Come la Gallura che era stata una delle prime aree virtuose,ora anche Sud Sardegna, Oristanese e Cagliaritano e vaste zone della Provincia di Nuoro hanno raggiunto le percentuali necessarie di coperture vaccinali. «Rimangono solo una trentina di focolai aperti e, a questo punto, le aree di restrizione dovranno essere delimitate ai 50 chilometri dai focolai». Quindi, si può liberare tutto il resto della Sardegna. Numeri che dimostrano un quadro epidemiologico mutato, in regressione. Ed è questo il motivo per cui Coldiretti chiede che le restrizioni vengano revocate in tutti i territori che hanno raggiunto le percentuali stabilite, cioè la gran parte del territorio sardo.
Confagricoltura
Intanto da Roma e Bruxelles, dove oggi e domani si terrà la riunione del Comitato Paff (Plants, Animals, Food and Feed) dedicato alla gestione della Dermatite dei bovini in Italia, Spagna e Francia, giungono potenziali rassicurazioni positive per gli allevatori della Sardegna, con un possibile avvio del superamento dei divieti alle movimentazioni dei capi fuori dall’Isola, per adesso solo in ambito nazionale, a partire dalle aree mai colpite dalla malattia. «La notizia tanto attesa da un intero comparto in forte sofferenza arriverebbe come risultato delle interlocuzioni formali e informali portate avanti in questi mesi da Confagricoltura con le istituzioni governative e le rappresentanze dell’Unione europea nell’ambito della gestione dello stop alle movimentazioni dei bovini», ha detto il presidente di Confagricoltura Sardegna, Stefano Taras. «Un divieto seguito all’emergenza della Dermatite nodulare contagiosa che, per la prima volta da giugno scorso, ha investito diversi territori dell’Isola».
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