L’emergenza

Dermatite bovina, altri due mesi di stop È caccia ai vaccini 

Bartolazzi: profilassi in tempi brevi Satta: ristori, un piano da 10 milioni 

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Il blocco resta, ma solo per i bovini, mentre tutti gli altri comparti zootecnici torneranno liberi di vendere, esportare e fare le transumanze. Altri sessanta giorni di stop alle movimentazioni dei vitelli, dunque almeno fino agli inizi di settembre. E mentre è previsto un piano di ristori per gli allevatori danneggiati (dieci milioni di euro), si partirà al più presto con la campagna di vaccinazione a tappeto contro la dermatite nodulare dei bovini, malattia che a oggi conta nell’Isola tre focolai accertati (due a Orani, uno a Orotelli) e tre sospetti (due a Osidda, uno a Nuoro).

Allerta in tutta l’Ue

Questi i punti principali emersi dall’incontro che si è tenuto ieri a Cagliari tra il team Euvet della Commissione Europea, la delegazione del ministero della Salute, gli assessori alla Sanità e all’Agricoltura Armando Bartolazzi e Gian Franco Satta, e i vertici dei Servizi veterinari regionali. La task force veterinaria dell’Ue e gli inviati di Roma erano reduci dal sopralluogo nei due allevamenti focolaio a Orani e in un terzo a Orotelli; un’ispezione necessaria, assieme all’incontro operativo in Regione, per il resoconto che finirà sul tavolo dei vertici Ue per le emergenze epidemiche animali. L’allerta è massima in tutti i Paesi europei, non solo in Italia dove oltre ai focolai sardi (a Orani il primo caso nazionale di dermatite bovina è stato accertato il 21 giugno) un altro è stato isolato in provincia di Mantova (bovini arrivati da Orotelli prima della dichiarazione dell’emergenza).

L’ingresso dell’infezione

Il virus della dermatite dei bovini è arrivato in Sardegna non meno di tre mesi fa. «È l’ipotesi emersa dalle analisi sui capi infetti», ha spiegato l’assessore Armando Bartolazzi. Una trentina di capi in tutto, nei tre allevamenti in cui è stato accertato il contagio. «Questo significa che non c’è stata una grande diffusione. Insomma, con un virus che sta qui da tre mesi abbiamo poche decine di capi malati, e nessuno morto, possiamo dire che la situazione è forse più controllabile. Questo, ovviamente, non significa che dobbiamo abbassare la guardia. Anzi, la guardia resta altissima».

Le dosi da acquistare

Mentre continua la sorveglianza clinica sugli animali e l’indagine entomologica per individuare l’insetto vettore, si sta già disponendo una campagna di vaccinazione «massiva», ha sottolineato Bartolazzi. «Il vaccino esiste ed è già in commercio, dovrebbe arrivare dal Sud Africa. Non appena il Ministero lo renderà disponibile partiremo immediatamente con le inoculazioni». Intanto, altro punto operativo emerso ieri durante il vertice in assessorato, le analisi sui campioni sospetti e le diagnosi dell’infezione verranno effettuate direttamente dall’Istituto zooprofilattico di Sassari (senza dunque un secondo passaggio al centro di riferimento nazionale di Teramo).

Il blocco “modulare”

L’assessore Gian Franco Satta ha voluto subito rassicurare «gli altri comparti zootecnici, che non subiranno restrizioni». Quanto al comparto bovino, che invece subirà uno stop alla movimentazione per altri due mesi, «è necessario un programma di sostegno per le aziende: proporremo al Consiglio regionale uno stanziamento di 10 milioni di euro per i primi ristori». Un comparto che, durante l’emergenza, subirà danni piuttosto pesanti. «La Sardegna movimenta in media 80mila capi bovini, 50mila dei quali destinati all’esportazione. Se il blocco permarrà per 30-60 giorni dopo la vaccinazione, i ministeri di Agricoltura e Sanità ci hanno già garantito risorse finanziarie e collaborazione. Non possiamo affrontare da soli questa emergenza». Il blocco, dunque, dovrà essere spostato ben oltre i due mesi annunciati. E il nuovo termine verrà fissato con l’avvio della campagna di vaccinazione. Intanto, mercoledì prossimo, ci sarà l’incontro con le associazioni agricole. Lunedì, invece, una nuova riunione della cabina di regia nazionale al ministero della Salute. Al tavolo, Sardegna e Lombardia.

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