«La prima proposta del Comune puntava al raddoppio, ma dopo una trattativa siamo riusciti a parare il colpo». Maurizio Battelli, presidente di Extra, associazione del settore extralberghiero, giudica l’aumento della tassa di soggiorno ragionevole. «Cagliari aveva una delle imposte più basse d'Italia». Si passerà – ma la decisione finale attende il nulla osta della Giunta – da 1,5 euro al giorno a persona a 2 euro per il 1°, 2° e 4° trimestre e a 3 euro nel 3° trimestre (luglio, agosto settembre), alta stagione. «Più che l’aumento dell’imposta di soggiorno ci interessa capire che fine faranno quei soldi che entrano nelle casse del Comune: 1,3 milioni di euro ai quali bisogna aggiungere circa 900 mila euro derivanti dalla modifica del regolamento. Ci hanno chiesto progetti e proposte, speriamo solo che queste risorse vengano utilizzate per la segnaletica e la promozione del turismo in città».
Fausto Mura, presidente di Federalberghi Sud Sardegna, è furente. «Ci hanno comunicato l’aumento dell’imposta quando avevamo già inviato ai tour operator le tariffe per l’estate. Ora, la differenza sarà a nostro carico». (a. a.)
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