Il caso.

«Crociera col virus, vogliamo il risarcimento» 

Nella nave era già in corso un’epidemia: vacanza rovinata dal mal di pancia 

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La crociera sarebbe salpata lo scorso giugno dalla Germania con un’allerta sanitaria dovuta al rischio di gastroenterite che si stava registrando a bordo da tempo, tanto che la stessa compagnia di navigazione avrebbe affisso un cartello in ogni cabina con l’avviso di quanto stava accadendo. Una segnalazione che, però, non ha risparmiato ad alcuni turisti cagliaritani in viaggio nei Mari del Nord di contrarre il “Noravirus”, assieme a quasi un terzo degli imbarcati, tanto da rendersi necessario l’accesso al centro medico della nave e restare confinati in stanza per una parte dei viaggio. Ora, a causa di quella vacanza rovinata, un gruppo di turisti sardi – difesi dall’avvocato Emanuele Pizzoccheri – si è rivolto al Tribunale per chiedere il risarcimento.

La vicenda

Il gruppetto di circa quaranta vacanzieri provenienti da tutta la Sardegna aveva comprato la crociera tra Germania, Danimarca e Norvegia pagando circa 2.300 euro a persona. Subito dopo la partenza, nonostante gli avvisi, alcuni dei turisti isolani (assieme a una consistente parte di passeggeri) avrebbe contratto il virus. Per il legale del gruppetto la compagnia navale sarebbe stata a conoscenza dei rischi, visto che altri episodi di gastroenterite sarebbero avvenuti in un viaggio precedente. I croceristi che hanno fatto causa contestano che la nave non sia stata bloccata per una completa sanificazione, ma che si sia continuato a navigare e imbarcare passeggeri lasciando che rimanessero contagiati in tanti.

Le cure

I viaggiatori colpiti dal virus hanno dovuto seguire una terapia farmacologica, rimanendo per quasi due giorni chiusi in cabina. Da qui l’impossibilità a partecipare a tutte le attività di animazione previste per la vacanza e gli sbarchi con le visite guidate. «Del resto», contesta il legale, «le stesse autorità norvegesi, il 25 giugno, hanno vietato le escursioni per il timore di una diffusione maggiore del fenomeno». Per alcuni dei turisti i sintomi della gastroenterite sarebbero rimasti per alcuni giorni anche dopo il loro ritorno in Sardegna. «Visto il numero dei passeggeri contagiati», si legge negli atti di causa, «il centro medico della nave era stato preso d’assalto e presto intasato, diventando sostanzialmente impossibile accedervi».

La causa

Tornati nell’Isola i viaggiatori colpiti dal virus hanno deciso di fare causa alla compagnia, così da essere risarciti per il danno da vacanza rovinata.

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