Isili.

Crepe in Giunta, lascia il vicesindaco 

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«Fare politica ed essere amministratore significa dare servizi e risposte ai cittadini. Quando ciò non avviene è ora di ritirarsi». Parole nette quelle dell’ex vicesindaco di Isili Enrico Melis all’indomani delle sue dimissioni dalla giunta e dal consiglio comunale. Un’uscita di scena che sguarnisce la squadra del sindaco Luca Pilia di un altro componente, riducendo la maggioranza a sei consiglieri. Un ritiro che richiederà la surroga di Melis, mentre Marco Addis (uscito alcuni mesi fa) si è trasferito nei banchi della minoranza. Il primo non eletto che potrebbe subentrare è Peppino Orgiu, amministratore durante la prima legislatura della giunta Pilia. «Se potrò fare qualcosa io ci sarò», ha detto.

Ragioni a confronto

Un addio, quello tra sindaco e vice che, a detta di entrambi, è avvenuto nel rispetto e nell’amicizia che li ha sempre legati in questa avventura. «È soprattutto una questione politica», ha detto Enrico Melis. Lui di M5S e Pilia di Fratelli d’Italia. «Abbiamo visioni diverse e poi il problema con il personale del Comune ha influito, ha inciso anche sull’entusiasmo che è andato calando. Ci sono molti progetti, ma è tutto fermo, gli uffici che non lavorano come dovrebbero. Ed è emerso il diverso orientamento politico». I problemi, dunque, sembrerebbero essere oltre che politici anche di ingranaggio amministrativo bloccato da divergenze, non a caso per mesi sono mancati due responsabili di servizio. «Le dimissioni dispiacciono», ha detto il primo cittadino. «Purtroppo i problemi amministrativi e burocratici fanno parte della quotidianità di ogni singolo Comune».

I gruppi di opposizione

Cosa dicono i due gruppi di minoranza? Questioni personali, secondo Ignazio Faedda di Insieme per Isili: «Il vicesindaco ha fatto una legislatura con la giunta Carcangiu, per poi passare con Pilia ripetendo l’esperienza attuale». «Le sue dimissioni erano nell’aria», avvisa Marco Atzori, Impegno per Isili. «Avremmo preferito che restasse come consigliere di minoranza. Non sappiamo cosa sia successo, ma il sindaco deve fare un’attenta valutazione, ha perso già due pezzi importati, un vicesindaco e un assessore, senza contare i malumori del personale in Comune». Cosa succederà adesso nessuno lo sa, si sta in attesa della surroga e dei prossimi passi della maggioranza.

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