Medaglia Miracolosa.

«Così rilanciamo San Michele» 

La parrocchia è un punto di riferimento: nessuno viene lasciato indietro 

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«Nessuno viene lasciato indietro». Lo spiega padre Paolo Azara, il parroco della chiesa della Medaglia Miracolosa, che con il suo oratorio è diventato un punto di riferimento importante per i ragazzi e le famiglie del quartiere di San Michele.

Originario di Calangianus, il sacerdote è arrivato nel capoluogo nel 2017 dopo un intenso decennio da missionario e dal novembre 2021 è anche parroco. Con una visione precisa. «In un oratorio», dice, «lo sport non può mancare, perché ha un profondo valore educativo. Allenarsi e giocare insieme insegnano il rispetto delle regole, lo spirito di squadra e l’impegno quotidiano».

Le discipline

La parrocchia si pone l’obiettivo di rilanciare il quartiere, permettendo a chi lo vive di svolgere numerose attività: scuola calcio, corsi di arti marziali, basket, ginnastica per anziani e percorsi inclusivi per ragazzi con disabilità grazie alla sinergia tra comunità, genitori e il mondo dello sport.

«Noi mettiamo a disposizione gli spazi e riceviamo il sostegno delle società sportive in modo da offrire a tutti l’opportunità di praticare sport a costi contenuti, talvolta perfino gratuitamente», racconta padre Azara, «è un segno concreto. Vogliamo che nessuno resti escluso per motivi economici, perché lo sport, spesso troppo costoso, è fondamentale per lo sviluppo integrale dei bambini».

I numeri

Ogni settimana, le attività coinvolgono tra i 120 e i 150 giovani. Molti provengono da San Michele, in diversi però arrivano da altri quartieri. E ci sono anche ragazzi di origine straniera. «Lavoriamo sull’accoglienza e sull’inclusione, cercando di testimoniare i valori del Vangelo con gesti concreti. La porta è sempre aperta per tutti», dice ancora il sacerdote, «siamo sempre qui, ogni giorno. Conosciamo i ragazzi, i loro genitori, le loro difficoltà. Quando qualcuno ha bisogno, trova ascolto, senza giudizio».

Supporto

La Chiesa della Medaglia Miracolosa punta ad essere una seconda casa per i tanti giovani che la frequentano. Un luogo dove praticare sport, ma anche uno spazio di crescita, confronto e solidarietà.

La parrocchia offre anche supporto scolastico gratuito, grazie a un gruppo di insegnanti volontari che mettono a disposizione alcune ore alla settimana per le ripetizioni. L’impegno prosegue anche d’estate, con il campo estivo che da giugno a settembre accoglie decine di bambini e adolescenti, proponendo giochi, laboratori e momenti di preghiera.

Per Natale, invece, è stato organizzato come ogni anno un ritiro di preparazione, coinvolgendo circa 20 adolescenti per un'esperienza di formazione e fraternità, coordinata dal parroco stesso e da tre animatori.

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