La manovra.

Comuni e Regioni: «Servizi a rischio» 

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Conti che rischiano di andare in rosso con possibili pesanti ricadute sui servizi per i cittadini. È un netto grido d'allarme quello di Comuni e Regioni in audizione sulla legge di bilancio in Senato. Una preoccupazione, quella espressa dagli enti locali, legata non solo ai tagli ma anche e forse soprattutto all'inserimento nella legge di bilancio dei Lep, i livelli essenziali delle prestazioni, per alcuni settori del welfare: di fatto un anticipo dell'autonomia differenziata.

Un'operazione che, secondo i primi cittadini rischia di avere ripercussioni pesanti e sulla quale è necessario tornare subito indietro. «Si vede chiaramente dai numeri – dice il presidente Anci, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi – le risorse trasferite non sono in grado di garantire gli obiettivi di servizio, tanto che i Comuni sono costretti a finanziarli sempre di più con risorse proprie. Quindi chiediamo che queste norme siano stralciate». «Non si può pensare che i Lep possano essere garantiti con i contributi da parte delle Regioni. Li deve garantire il governo», si associa Marco Alparone, coordinatore della commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni.

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