La loro auto è rimasta coinvolta in un incidente in autostrada, la solidarietà del mondo del ciclismo e l’interessamento di due grandi campioni come Fabio Aru e Vincenzo Nibali ha garantito tutto il supporto di cui avevano bisogno. La brutta avventura per ciclisti e accompagnatori del Velo Club Sarroch, impegnati nel weekend in gare internazionali di ciclocross in provincia di Torino, si è conclusa nel migliore dei modi.
In viaggio
Dopo la due giorni di impegni, la società del presidente Luciano Spano, partita con un furgone e un’ammiraglia per le gare, stava facendo ritorno in Sardegna: all’uscita di Alessandria però l’auto è rimasta coinvolta in un tamponamento riportando danni tali da impedirle di proseguire. Persa la nave per Livorno e con l’auto gravemente danneggiata, Spano ha chiesto aiuto, e in poche ore il mondo del ciclismo del nord Italia si è mobilitato per dargli supporto.
La solidarietà
«Una cosa mi ha insegnato questa disavventura, è che nelle difficoltà riesci a capire davvero su chi puoi contare – racconta Luciano Spano -, si sono mobilitati in tanti per aiutarci, società del Friuli era addirittura disposta a venirci in soccorso. Avevo la responsabilità dei giovani dai 14 ai 16 anni che viaggiavano con me, non solo del Velo Club, ma anche di società provenienti da Uta, Santa Giusta, Pattada, e Samatzai, e di tutta l’attrezzatura: da soli sarebbe stata difficile cavarsela».
I campioni
Luciano Spano dà un occhio alla sua rubrica del telefono e compone il numero di Fabio Aru, il campionissimo sardo di ciclismo vincitore di una Vuelta, che non ci pensa due volta a mettersi in contatto con un altro fuoriclasse del pedale, Vincenzo Nibali, ex trionfatore del Tour del France, così danno vita a una staffetta di solidarietà.
«Lunedì mattina ho saputo della disavventura della società di Sarroch, e ho pensato che Vincenzo, cha ad Alessandria ha dei contatti, potesse dar loro una mano – racconta Fabio Aru -, in questa circostanza era doveroso fare gruppo, sono felice che la disavventura della società di Sarroch abbia avuto un lieto fine».
Anche Nibali non è rimasto con le mani in mano, e ha contatto Massimo Rava, un dirigente che in provincia di Alessandria ha un negozio di bici, per chiedergli supporto. «Il ciclismo è una grande famiglia e bisogna aiutarsi – dice Nibali -, soprattutto si parla del settore giovanile, sono lieto di poter aver dato il mio contributo».
Il ritorno
La macchina danneggiata viene portata da un carrozziere, e poi viene organizzato il trasporto con un carroattrezzi sino al porto di Genova, dove la delegazione sarda di ciclismo è partita lunedì sera. «Ci hanno aiutato in tanti – dice Luciano Spano -, oltre agli amici sardi che vivono in questa zona, dobbiamo dire grazie alla società ciclistica “I cinghiali di Evo”, la società “James bike team Buja”, il nostro Fabio Aru, Vincenzo Nibali e altri legati al mondo del ciclismo. Siamo rientrati in Sardegna, provati da questa disavventura, ma felici di aver trovato così tanta solidarietà».
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