Si chiude con un’altra situazione ad alto rischio l’ annus horribilis della nautica olbiese. Nella notte tra venerdì e sabato i vigili del fuoco di Olbia sono intervenuti in un’area di rimessaggio del viale Isola Bianca, per un pericoloso incendio scoppiato su un catamarano. Le fiamme, partite a poppa, grazie al tempestivo intervento della squadra del distaccamento di Olbia, sono state circoscritte e spente. È stata salvata l’imbarcazione ed evitata una disastrosa propagazione dell’incendio agli altri yacht che si trovavano nel cantiere. I vigili del fuoco hanno provveduto alla messa in sicurezza dell'area e al monitoraggio del catamarano per escludere la presenza di ulteriori focolai nascosti. Fortunatamente non è stato necessario l’intervento del 118.
Le indagini sono state affidate alla guardia costiera di Olbia e le cause dell’incendio sono in via di accertamento. Grazie all’opera tempestiva dei Vigili del Fuoco sono stati salvati cantiere e catamarano, ma quest’anno purtroppo non è andata sempre così.
Nel mese di aprile un disastroso rogo ha cancellato il cantiere della Nautica Acqua, a Cala Saccaia (40 yacht distrutti, danni per centinaia di milioni di euro) e il 21 luglio è stato distrutto dalle fiamme un catamarano di 25 metri (2 milioni di euro di valore). L’otto agosto un ragazzo di 20 anni, Giovanni Marchionni, è stato trovato morto dentro uno yacht a Portisco. Sono ancora in corso le indagini sulla presenza (ancora non provata) di sostanze tossiche sprigionate dalle batterie dell’imbarcazione.
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