Al quarto giro a vuoto la tentazione di andarsene è forte, ma quando meno te lo aspetti ecco il posto che si libera. Quasi un miracolo nella tarda mattina del sabato post Ferragosto, coi parcheggi che non bastano per tutti. Così qualcuno incurante del carro attrezzi in agguato se la tenta, lasciando la macchina sulle strisce zebrate e senza sapere che al suo rientro non la troverà. No, non vanno in ferie le regole e neppure i controlli, con la Municipale appostata a vigilare sul rispetto dei parcheggi riservati ai residenti che in mancanza d’altro qualcuno distratto ci spera in un pizzico di clemenza. Che non c’è. Inutile pure tentare negli stalli a pagamento, dove con 5 euro ti assicuri tre ore e con 9 in più sei coperto per dieci. Il problema non si pone: tutto pieno.
Anche nelle stradine interne, dove appeso a un cancello trovi il cartello: “Gentile bagnante, sebbene il passo carrabile non sia regolare (non per non volontà di pagare ma perché il Comune non lo concede), e non comporti la rimozione dell’auto, sappi che la legge italiana prevede che nel caso occupi il mio cancello in misura da impedirmi ingresso o uscita posso esporre querela per il reato penale di violenza privata”.
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