Le vacanze.

Bottarga e vernaccia nelle lunghe estati in Sardegna 

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L’acquavite ghiacciata sulla terrazza dell'Hotel Is Morus a Santa Margherita di Pula. «La Costa Smeralda prima che diventasse Costa Smeralda», come ripeteva. E i bagni nel mare di San Giovanni di Sinis, bottarga e vernaccia della Cantina Contini, e solo nei suoi ristoranti preferiti. Ornella Vanoni amava la Sardegna. E la viveva.

Nell’oristanese, poi, era richiamata anche dall'affetto di tanti amici tra cui il suo amato Enrico Fiori, morto qualche anno fa, anima del folklore nella città di Oristano, uno dei pilastri della Sartiglia. Racconta la loro grande amicizia la sorella, Maria Giovanna Fiori: «Erano complici, avevano idee artistiche molto simili. Ad Enrico regalò persino un concerto, in occasione della festa di Sant'Efisio, nella piazza della Cattedrale. Erano gli anni ‘80». Enrico Fiori e Ornella Vanoni si erano conosciuti in Sardegna, quando lei ancora non era famosa, durante una delle sue estati lungo il Sinis: «Enrico conosceva bene tutta la sua famiglia. Ricordo ancora quando ringraziò personalmente mia madre dopo aver ricevuto in regalo un tappeto sardo. Era una dolcissima».

Non c’è angolo della Sardegna che, per sua stessa ammissione, Ornella Vanoni non amasse. Ma in località come Alghero e in Gallura, che la grande artista si vantava di conoscere «da molto prima che nascesse la Costa Smeralda», ricordava spesso, la grande artista scomparsa venerdì si sentiva a casa.

La sua presenza sull’Isola non era legata solo ai concerti che l’hanno vista protagonista fino a qualche anno fa. In molti ricordano la sua apparizione nel 2010 al Cala di Volpe in occasione del live ferragostano della star statunitense Anastacia, da semplice spettatrice, e le serate insieme a colleghi e amici al Country Club di Porto Rotondo. Borgo che la Vanoni frequentava facendo la spola con la Riviera del Corallo, scelta come buen retiro estivo dopo tante stagioni passate a Santa Margherita di Pula. L’ultima volta nel 2022.

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