Da venerdì scorso, con il Black friday, è scattata la corsa ai regali natalizi. Ieri le principali strade dello shopping cagliaritano erano affollate di persone a caccia di affari. I commercianti, nonostante la formula del Venerdì nero non piaccia a tutti, sono fiduciosi che le vendite possano in qualche modo attenuare i mancati incassi dell’anno. Sarà dura, perché all’inflazione galoppante non corrisponde un aumento degli stipendi, con una notevole perdita del valore d’acquisto di salari e redditi che non tengono il passo con l'aumento dei prezzi. Per non parlare dell’impatto sugli affari delle vendite online.
Al banco
Andrea Bertola gestisce uno storico negozio di abbigliamento “street” in via Garibaldi. «La formula del Black Friday stava diventando una piaga. In tutto il mondo dura un giorno, noi siamo riusciti a stravolgerla facendola durare anche un mese. Per fortuna oggi si è ridimensionata, trasformandosi in un’occasione per fare acquisti natalizi a prezzi scontati. Inoltre – aggiunge Bertola – applichiamo riduzioni solo su alcuni marchi». Cosa non funziona? «È una formula irrispettosa nei confronti dei clienti che hanno acquistato lo stesso prodotto giorni prima senza alcun ribasso». Cosa vi aspettate dalla fine dell’anno? «Finalmente una stagione normale, il freddo dei giorni scorsi ha spinto i cagliaritani a comprare capi invernali».
Ivan Cubeddu, titolare di un’attività in via Sardegna vede il bicchiere mezzo pieno. «Purtroppo i nostri peggiori nemici sono i colossi del commercio che attuano politiche aggressive non consentite, che però nessuno contesta e fa rispettare». Come stanno andando gli affari? «Non male, ma i cagliaritani, almeno per quel che riguarda il mio settore, sono ancora nella fase di esplorazione. Tra pochi giorni, dopo aver fatto due conti e le comparazioni, partiranno con gli acquisti». L’online vi penalizza? «Non più di tanto – precisa Cubeddu - i nostri prodotti sono di qualità, non facilmente reperibili in rete, inoltre abbiamo clienti fidelizzati. È dura, ma andiamo avanti».
Ossigeno puro
Marco Mainas, presidente di Confcommercio Sud Sardegna, è ottimista. «L’interesse per la settimana del Black Friday, un appuntamento che ormai rappresenta una tappa fissa anche per i consumatori del territorio, è in crescita. In linea con il trend nazionale, che vede sette italiani su dieci pronti a fare acquisti, con un aumento del 3% rispetto al 2024, anche nella nostra area si registra un’attenzione crescente verso le promozioni di fine novembre, spesso sfruttate per anticipare i regali di Natale». Secondo le stime di Confcommercio, la maggior parte delle famiglie spenderà mediamente 500 euro. «Ossigeno puro per i commercianti. Il problema – precisa Mainas – sono gli stipendi troppo bassi».
Per Nicola Murru, rappresentante di Confesercenti, «il Balck Friday è il giorno di partenza per gli acquisti natalizi. In pratica ha sostituito i saldi, che hanno perso significato». Come andrà? «Anche quest’anno, a farla da padrone saranno abbigliamento, elettronica e piccoli elettrodomestici. Siamo speranzosi – afferma Murru - nelle strade del centro già affollate si vedono persone con buste, anche se questa è solo la punta dell’iceberg delle vendite online». Per Marco Medda (Confesercenti) è presto per fare i conti. «Il Black Friday ha migliorato la situazione attenuando la crisi di tutte le categorie, eccetto quella dei ristoratori: troppa offerta rispetto alla domanda».
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