Salerno. Sull’asfalto di via Provinciale Madonnelle, a Castiglione dei Genovesi, le macchie di sangue sono ancora ben visibili nel punto in cui, la sera di Santo Stefano, è stato aggredito Carmine Siano, 64 anni, ingegnere e sindaco del paesino di circa 1.300 abitanti sui monti Picentini. Picchiato violentemente con un bastone o una spranga da qualcuno che ha agito con il volto coperto, Siano ha riportato le fratture scomposte della gamba e del braccio sinistro, la frattura delle dita della mano destra: i medici sono stati costretti ad amputare un dito. Poi ancora una ferita sulla tempia sinistra e ferite multiple su tutto il corpo e in particolare sul viso.Subito soccorso, il sindaco è stato trasportato d'urgenza in ospedale a Salerno dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico e ricoverato in ortopedia.
Le indagini
I carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’aggressione: si stanno visionando le telecamere di sorveglianza e si stanno cercando eventuali testimoni. Fondamentale sarà anche il racconto dell’aggredito. Il movente è un mistero. In paese, dove Siano è diffusamente stimato (dopo essere stato per diversi mandati vice, era stato eletto sindaco a giugno 2024 con il 72% dei voti), nessuno riesce a darsi una spiegazione e i familiari chiedono che sia fatta chiarezza.
Si allunga la lunga serie di atti intimidatori subiti dagli amministratori locali: nel 2024 sono stati 630 le intimidazioni, con un aumento del 13,9% rispetto al ‘23, quando furono 553. Il 24% degli episodi è riconducibile a una matrice privata, il 12% a tensioni di natura politica e l'11,1% a tensioni di natura sociale.
Le reazioni
Al sindaco è arrivata la solidarietà del presidente dell'Anci e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: «Un atto di violenza inaccettabile che conferma la necessità di tenere alta l'attenzione su chi ogni giorno governa il territorio affrontando situazioni delicate. I sindaci non saranno lasciati soli». Il presidente della Regione Campania, Roberto Fico: «L'auspicio è che venga fatta piena luce sull'accaduto e che simili atti di violenza non trovino mai spazio nella nostra comunità».
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